Riforma delle denominazioni d’origine e valore e ruolo delle Dop e Igp tra criticità e opportunità. È questo il tema della tornata che l’Accademia Italiana della Vite e del Vino (Aivv) terrà il 9 settembre a Asti in occasione della Douja D’Or.
Il futuro del vino italiano e delle denominazioni d’origine
Si tratta un momento di approfondimento e confronto scientifico dal titolo La riforma delle denominazioni d’origine: opportunità e criticità. L’incontro si terrà presso la sede dell’Uni Astiss, in piazza De Andrè. «Il successo delle denominazioni di origine nel sistema agro-alimentare europeo, in particolare per le produzioni vitivinicole, offre l’occasione per un dibattito sulla sua riforma urgente, attuale e intellettualmente stimolante. L’Accademia non poteva sottrarsi a questo appuntamento che mette insieme i principali attori della filiera», afferma il presidente Rosario Di Lorenzo.
L’incontro di livello internazionale vedrà gli interventi, oltre che del presidente dell’Aivv, di Julian Alston, Università della California, Davis, Davide Gaeta, Università di Verona e Oreste Gerini, della direzione generale qualità agroalimentare del ministero dell’Agricoltura. Seguirà una tavola rotonda dal titolo “La filiera a confronto. Il quadro nazionale”. A questa parteciperanno Stefano Zanette, presidente Consorzio Prosecco Doc, Marco Alessandro Bani, direttore Consorzio Chianti Docg, Antonio Rallo, presidente Consorzio Sicilia Doc e Claudio Biondi, presidente Consorzio Lambruschi. A moderare gli interventi sarà Giusi Mainardi, consigliere dell’Accademia.
Un’occasione di confronto e di ragionamento
A corollario dell’iniziativa, un focus dedicato al Piemonte. Sono previsti i contributi di Francesco Monchiero, presidente Piemonte Land of Wine, Lorenzo Barbero, presidente Consorzio Asti Docg, Matteo Ascheri, presidente Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, Vitaliano Maccario, presidente Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e Marco Protopapa, assessore regionale Agricoltura Cibo, Caccia e Pesca del Piemonte. Modera Vincenzo Gerbi, vicepresidente dell’Accademia il quale avrà anche il compito di tirare le conclusioni della tornata.
Come spiega Francesco Monchiero «per i produttori vitivinicoli e per il Consorzio Piemonte Land of Wine, questo convegno sulla riforma del sistema delle doc non è solo occasione di confronto e di ragionamento su un tema così delicato e importante. È anche la possibilità, preziosa, di aprire un dialogo sul futuro del vino italiano e individuare leve e strumenti in grado di garantire uno sviluppo virtuoso, corretto e sostenibile di tutto il comparto nel rispetto delle denominazioni di origine, a partire da quelle vinicole e delle tradizioni che esse rappresentano».