Si pensiamo a pop-up il primo pensiero va alle illustrazioni dei libri per bambini incollate in modo da creare un divertente effetto 3D. Il secondo pensiero è proiettato alla tecnologia dove per pop-up si intende le finestre pubblicitarie che si aprono nel computer durante la navigazione online. Ma attenzione, pop-up può essere associato anche ai ristoranti e alla ristorazione più in generale.
Esistono proprio i pop up restaurants, letteralmente “ristoranti animati”. Perché? La spiegazione è semplice: prendono vita quasi dal nulla così come altrettanto velocemente possono scomparire. Per questo possiamo chiamarli “ristoranti temporanei” o ristoranti pop-up, un fenomeno che da qualche anno sta rivedendo – anche in Italia – le regole della ristorazione in un’altra chiave.
Ristoranti pop-up: perché aprirne uno?
I ristoranti pop up si chiamano così perché nascono all’improvviso, con il classico effetto sorpresa. Rispetto ai ristoranti tradizionali, quelli pop-up sono collocati in posti particolare come il rooftop di grattacieli, luoghi abbandonati, magazzini, cinema… E poi giocano sulla temporaneità, perché occupano quel luogo per un brevissimo periodo di tempo.
Questo tipo di locale segue 3 regole: svilupparsi in un contesto particolare per attirare l’attenzione; avere un menù ricercato per offrire un’esperienza particolare al cliente con tutti i 5 sensi; avere prezzi bassi per attirare la clientela.
Ogni ristorante pop-up, oltre a delle regole, ha degli obiettivi:
- Guadagnare in breve tempo
- Analizzare il successo
- Offrire novità per creare interesse
- Far conoscere nuovi chef
Il pubblico: giovani, amanti del cibo e social
Come detto i ristoranti temporanei rappresentano una vera esperienza sensoriale. Per il proprietario si tratta di un progetto che serve a guadagnare. Per fare questo il locale deve saper attirare il pubblico giusto, e in questo caso parliamo di foodies ovvero persone che amano trascorrere il tempo libero sperimentando nuovi sapori; il pubblico giovane e aperto alle novità; un pubblico social che, contento dell’esperienza, la condividerà nei suoi canali creando il passaparola.
Tutto questo porta a grandi vantaggi per i ristoranti pop up. Partiamo dall’effetto sorpresa: se un locale occupa uno spazio finora deserto, sarà una sorpresa per il futuro cliente. Poi c’è l’aspetto economico: le spese sono nettamente differenti rispetto ad un ristorante permanente. In questi ristoranti c’è facilità di promozione e concentrazione delle vendite: le vendite sono concentrate nelle poche settimane di apertura, limitando spese di affitto e stagionalità delle materie prime.
Ristoranti pop-up in Italia: anche Crazy Pizza ne lancia uno
Crazy Pizza, il più giovane tra i brand di proprietà del Gruppo Majestas guidato dagli imprenditori Flavio Briatore e Francesco Costa, sarà presente con il suo primo pop-up restaurant al 63° Salone Nautico Internazionale di Genova – l’appuntamento più rappresentativo dell’eccellenza del made in Italy, organizzato da Confindustria Nautica – dal 21 al 26 settembre presso la Banchina F Super Yacht.
Con l’apertura del suo primo temporary restaurant, Crazy Pizza porta il suo format vincente in un contesto prestigioso e internazionale come quello del Salone Nautico Internazionale di Genova, per offrire ai partecipanti un’experience gastronomica premium e un intrattenimento esclusivo, attraverso il famoso Spinning Pizza Show. Il pop-up Crazy Pizza mantiene il concept elegante e unico che contraddistingue tutte le venues del brand, con ampie vetrate e un panoramico dehors sull’area espositiva del Salone Nautico.