La fiera HostMilano 2023 è pronta a stupire con una nuova edizione dedicata all’innovazione e all’eccellenza nel settore dell’ospitalità. Dal 13 al 17 ottobre, i leader del settore convergeranno a Milano per scoprire le ultime tendenze in cucina, design e tecnologia per ristoranti e alberghi.
I visitatori avranno l’opportunità di interagire con brand globali, assistere a demo culinarie e partecipare a sessioni di formazione. Quest’anno, l’evento si distingue per un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’esperienza del cliente. HostMilano 2023 promette di ispirare e elevare l’ospitalità a nuovi livelli.
Di questo e molto altro abbiamo parlato con Simona Greco, Direttore Manifestazioni Fiera Milano.
In che modo la transizione digitale può fare da spalla all’accoglienza e alla ristorazione?
Negli ultimi due anni l’accoglienza professionale ha subito notevoli cambiamenti, dalla “nuova normalità” post-pandemia fino alla transizione digitale e la sostenibilità. I consumatori hanno nuove esigenze e nuove aspettative. Danno più importanza alla qualità del tempo e si attendono che ogni loro esperienza fuori casa sia significativa. Oggi “accoglienza” significa soprattutto essere in grado di offrire una customer experience personalizzata. Diventa sempre più essenziale puntare sulla transizione digitale: big data, realtà virtuale e aumentata, o AI generativa permettono di mantenere anche su larga scala un livello di personalizzazione che un tempo si poteva ottenere soltanto nelle piccole realtà famigliari.
Il cliente è sempre più attento alla sostenibilità nella ristorazione: come rispondono le aziende a questa domanda?
I clienti sono molto attenti al fatto che una struttura, ricettiva o di ristorazione, scelga soluzioni sostenibili, come materiali riciclabili e fonti di energia rinnovabile. Le aziende vengono in aiuto con un’innovazione sostenibile che coniuga la tecnologia e la ricerca sui materiai e le modalità di utilizzo, come abbiamo potuto vedere anche nelle candidature di quest’anno a Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento con cui premiamo le proposte che segnano un reale cambio di passo.
Non dobbiamo dimenticare che, in chiave ESG, le persone sono sempre più attente alla sostenibilità sociale. Continueranno a svilupparsi le soluzioni tecnologiche cui abbiamo assistito negli ultimi anni: interfacce più intuitive, sistemi gestibili anche da remoto, automazione dei processi, dispositivi a basso consumo energetico in materiali riciclati o riciclabili in un’ottica di economia circolare.
Altri vostri grandi temi, infatti, sono l’impatto ambientale e l’economia circolare. In questo la ristorazione si sta muovendo molto bene…
La consapevolezza di quanto sia urgente agire per preservare gli ecosistemi si è intensificata negli ultimi tempi, anche in risposta ai sempre più numerosi eventi climatici estremi.
L’ospitalità professionale ha iniziato ad adottare pratiche che stanno riducendo l’impatto ambientale, ma occorrerà un cambio di passo: dai piani strategici all’attenzione quotidiana a ogni minimo dettaglio che possa avere un impatto.
Per questo alcuni analisti hanno definito il nuovo paradigma “Economia dell’Attenzione”, che si traduce in messaggistica personalizzata e contestuale. Si tratta di tornare al rispetto per l’esperienza del mangiare e del bere dei nostri nonni e bisnonni. Grazie a questo approccio l’Economia dell’Attenzione delineerà un paesaggio del fuoricasa radicalmente nuovo, più accattivante perché focalizzato sull’esperienza e più dinamico per rispondere velocemente alle esigenze in evoluzione, fino ad arrivare a rimodellare gli ambienti urbani di domani. Gli attori che sapranno interpretare al meglio questi cambiamenti otterranno anche un positivo ritorno di immagine e di reputazione per i loro brand.
L’unione tra ospitalità e ristorazione ha plasmato il modo di “fare ristorazione”, creando vere e proprie esperienze. In che modo Host supporta i gestori?
Il connubio tra accoglienza e ristorazione ha portato a un’esperienza sempre più integrata: i confini tra ristoranti e hotel sfumano nell’“accoglienza personalizzata”. Le lounge con la loro mixology non sono più accessori, ma parte integrante di un’offerta che si apre al cliente. In questo senso si colloca anche una maggiore attenzione alle esperienze culturali e alle tradizioni locali, con a una maggiore collaborazione con produttori locali, tour culinari e attività.
Non esistono più delle tendenze che tutti tendono a seguire, ma infiniti trend che rispondono alla domanda dei clienti, con una maggiore attenzione alla coerenza del progetto, dal design agli accessori fino ai macchinari, che sempre più spesso presentano anch’essi un contenuto di design.
In questo senso ritengo sia molto importante il ruolo di una manifestazione in grado di offrire una panoramica complessiva di tutta l’ospitalità professionale. Le affinità tra filiere consentono ai buyer e ai visitatori professionali di trovare quello che cercano e anche di scoprire nuove opportunità che non stavano cercando.
È possibile raccontare 43 edizioni di Host con solo tre parole?
La 43.ma edizione è un traguardo importante che attesta un lavoro portato avanti per decenni. Se dovessi sintetizzarlo in tre parole, direi: coerenza di un concept espositivo che negli anni ha sempre saputo confermare la sua efficacia, flessibile per rispondere alle nuove necessità e richieste; innovazione perché è qui che i top player di tutto il mondo presentano in anteprima le loro novità tecnologiche e progettuali, di format e concept. Infine, sostenibilità intesa nel senso più ampio possibile: ambientale e sociale. Abbiamo delineato un progetto che sta in piedi sulle proprie gambe e genera valore aggiunto per tutti i suoi stakeholder: dagli azionisti di Fiera Milano alle aziende e gli operatori dei settori di riferimento, fino alla città, alla quale HostMilano apporta un importante indotto.
Quali sono le principali novità dell’edizione 2023?
Abbiamo consolidato il concetto espositivo abbinando la tecnologia all’arredo in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati Ristorazione Professionale-Bakery, Pizza e Pasta; Caffè-Tea, Bar-Macchine per Caffè-Vending, Gelato-Pastry; Arredo-Tecnologia e Tavola.
A oggi sono 1.826 gli espositori registrati, dei quali il 40% internazionali da 50 Paesi: gli USA sono tra le aree extraeuropee più rappresentate accanto alla tradizionale presenza di produttori europei, in particolare, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, USA, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito, a cui si aggiungono Turchia e Cina.
Espositori italiani e internazionali che incontreranno buyer selezionati e profilati direttamente da Fiera Milano e provenienti da 63 Paesi, in particolare da Canada, Usa, Centro-Sud America e dai Paesi del Golfo e con il grande ritorno dei Paesi asiatici. Un lavoro di individuazione e selezione, reso quest’anno ancor più incisivo grazie alla costante collaborazione con ITA/ICE Agenzia.
Un palinsesto di oltre 800 eventi che affrontano le esigenze del mercato passando dagli show-cooking alla formazione. Spiccano le premiazioni di Smart Label – Host Innovation Award, il riconoscimento promosso da HostMilano e Fiera Milano in partnership con POLI.design e patrocinato da ADI – Associazione per il Disegno Industriale. Numerose anche le competizioni internazionali, i convegni e gli show-cooking. Di particolare rilievo Pasticceria di Lusso nel Mondo a cura di Iginio Massari, un hub della pasticceria più creativa e innovativa che ospiterà dimostrazioni, degustazioni e talk con oltre 20 tra i più importanti pastry chef della scena internazionale.
Ogni evento mira a far emergere tematiche di cui abbiamo parlato prima: ci vuole raccontare nello specifico cosa troveranno i professionisti della ristorazione?
Gli eventi di Smart Food – Smart Chefs – Smart Future rappresenteranno un percorso tra ingredienti, persone e sostenibilità delineato da APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani dove grande protagonista sarà APCI Chef Lab, l’evoluzione “smart” della Nazionale APCI Chef Italia. Le grandi sfide della saranno poi discusse nei workshop di FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Accanto agli show-cooking a cura di A.P.Pa.Fre. – Associazione Produttori Pasta Fresca della Piccola e Media Impresa per la pasta – con la testimonial Paola Naggi, Miglior Chef Donna d’Italia anno 2018 – nel bakery spiccano i grandi campionati quali il Campionato Europeo della Pizza e il Campionato Mondiale del Panettone a Squadre promosso dall’Accademia dei Maestri del Lievito Madre e del Panettone Italiano.
E ancora, l’Academy 2023 a cura di FIC – Federazione Italiana Cuochi proporrà masterclass, formazione e incontri istituzionali mentre i visitatori potranno dialogare con consulenti, progettisti e produttori FCSI – Foodservice Consultants Society International in un’ampia cucina professionale, sale per seminari e riunioni e una lounge. ANIMA Confindustria Meccanica Varia con le sue associazioni e con EFCEM Italia darà inoltre vita a una vera e propria Food-Technology Lounge con un ricco calendario di incontri, con aggiornamenti tecnico-normativi, appuntamenti business e approfondimenti sui trend di mercato.