Nel panorama della gastronomia, le donne detengono la supremazia nelle cucine casalinghe, ma nel mondo della ristorazione professionale, è ancora predominio maschile. Nonostante i segni di cambiamento, nel 2024 le donne lottano per raggiungere le posizioni di potere, sia in cucina che nella gestione dei locali, secondo quanto rivelano i dati delle associazioni di settore e i premi gastronomici.
La presenza femminile nella ristorazione: dati e tendenze
Il rapporto sull’industria della ristorazione compilato da Fipe-Confcommercio per il 2021 evidenzia che solo il 28,5% delle attività sono di proprietà femminile. Sebbene questa percentuale sia in costante aumento, il tasso di crescita è modesto.
Non ci sono cifre precise sul numero di cuoche in Italia, ma le stime suggeriscono che le donne costituiscano circa il 52% del personale del settore, svolgendo una vasta gamma di ruoli, dalla cucina al servizio ai tavoli. Tuttavia, il numero di donne chef è approssimativamente del 20%, sebbene questa cifra sia ancora soggetta a conferma.
La Stella Michelin e la sotto-rappresentazione delle donne
I premi gastronomici più prestigiosi, come la Stella Michelin, proiettano luce su questa disparità di genere. Nell’ultima edizione italiana, su 385 chef recensiti, solo 3 donne hanno ottenuto questo ambito riconoscimento, portando il totale delle stelle Michelin assegnate a 43 chef donne a 48.
Curiosamente, l’Italia vanta il maggior numero di chef donne stellate a livello mondiale. Le cause di questa sottorappresentazione femminile sono molteplici: includono motivazioni storico-culturali e disuguaglianze salariali, con le donne che guadagnano in media il 20% in meno dei colleghi maschi.
Donne, prospettive e sfide
Anche nel settore dei bar, il quadro non è molto diverso. Secondo l’Associazione Italiana Barman (AIBES), nel 2023 circa il 30% dei bartender iscritti erano donne. Tuttavia, anche in questo settore, le donne devono affrontare la stessa cultura maschilista e discriminante che caratterizza il mondo della ristorazione.
Le radici di questa disparità di genere sono profonde e possono essere attribuite a stereotipi radicati, discriminazione salariale e mancanza di opportunità di carriera. Inoltre, la difficoltà nel bilanciare lavoro e vita personale rappresenta un ulteriore ostacolo, specialmente per le donne, spesso caricate con il peso delle responsabilità familiari.
Promuovere la parità di genere nella ristorazione
Infine, la mancanza di modelli di riferimento femminili può scoraggiare le giovani donne dall’entrare nel mondo della ristorazione. L’assenza di figure di successo femminili in posizioni di leadership potrebbe limitare le aspirazioni delle nuove generazioni e influenzare negativamente le loro scelte di carriera.
Affrontare questi problemi strutturali e culturali è essenziale per promuovere la parità di genere nel settore della ristorazione, garantendo pari opportunità e riconoscimento alle donne che lavorano in questo campo.