Tra le molte notizie che catturano l’attenzione e infondono un senso di fiero patriottismo, poche sono quelle in grado di risvegliare l’orgoglio nazionale come il primato dell’Italia nel mondo del vino. Attraverso sito Tasteatlas, che basa le sue classifiche su dati reali e recensioni verificate, emerge un risultato che riconferma l’Italia non solo come terra di eccellenza culinaria, ma anche come regina incontrastata del vino a livello globale.
La classifica delle 100 migliori bottiglie di vino
Tra le 100 migliori bottiglie di vino provenienti da ogni angolo del pianeta, l’Italia si erge con fierezza sul gradino più alto del podio grazie al celebre Barolo. Al secondo posto troviamo il Porto Vintage portoghese, seguito dal rinomato Chateauneuf du Pape francese al terzo posto. Ma quali sono i paesi che si distinguono maggiormente in questa competizione enologica?
L’Italia, con la sua vasta gamma di etichette, primeggia con ben 21 posizioni nella classifica, di cui 4 tra le prime dieci, ribadendo la sua leadership indiscussa. Seguono la Francia con 18 etichette e la Spagna al terzo posto con 13. Portogallo, Grecia, Georgia, Argentina, Cile, Ungheria, Repubblica Ceca, Cipro, Germania, Romania, Bulgaria, Turchia, Croazia, Australia, Serbia, Austria, Nuova Zelanda, Sud Africa, Uruguay e Stati Uniti completano la lista, testimoniando la diversità e l’eccellenza dei vini provenienti da tutto il mondo.
Una vittoria inequivocabile: il trionfo del Prosecco
La disputa secolare tra Champagne e Prosecco trova finalmente una conclusione netta e inequivocabile. Il Prosecco, simbolo di freschezza e vivacità italiana, si posiziona con fierezza al 46º posto, relegando lo Champagne francese alla 61ª posizione. Un risultato che non lascia spazio a dubbi: l’Italia conferma la sua supremazia sul fronte enologico, battendo ancora una volta la Francia.
Come per la cucina, anche il settore vinicolo rappresenta per l’Italia un pilastro fondamentale dell’economia nazionale. Durante la 56ª edizione di Vinitaly, svoltasi ad aprile a Verona, sono emersi dati impressionanti: il comparto vinicolo genera un fatturato annuo di 45,2 miliardi di euro, con 303.000 occupati e un valore aggiunto di 17,4 miliardi di euro, equivalente all’1,1% del Pil nazionale. Senza dimenticare che il turismo enologico contribuisce in modo significativo alla crescita economica, coinvolgendo annualmente circa 15 milioni di persone e generando una spesa complessiva di 2,6 miliardi di euro.
Il vino italiano conquista la Cina
Non solo nel cuore dell’Italia, ma anche in terre lontane come la Cina, il vino italiano continua a lasciare il segno. La seconda edizione del salone internazionale Wine to Asia, che si terrà a Shenzhen dal 9 all’11 maggio, rappresenta un’occasione imperdibile per promuovere il vino italiano nel mercato asiatico. Con oltre 500 brand provenienti da 30 paesi diversi, tra cui l’Italia con il suo padiglione tricolore, l’evento si preannuncia come un trionfo di gusto e tradizione.
In conclusione, il vino italiano si conferma ancora una volta come un ambasciatore di eccellenza nel mondo, testimoniando la ricchezza e la diversità delle nostre terre e dei nostri sapori. Un’autentica epopea di gusto e tradizione che continua a conquistare i cuori e i palati di tutto il mondo.