È risaputo che una buona alimentazione e l’esercizio fisico sono fondamentali per una vita sana. Tuttavia, uno degli aspetti meno considerati della dieta mediterranea è la convivialità, il segreto che rafforza i legami familiari e riduce lo stress. La pandemia di Covid-19 ci ha ricordato l’importanza del cibo condiviso, anche a distanza, come mezzo per ristabilire il nostro senso di comunità. Recentemente, persino il New York Times ha elogiato il pranzo della domenica e il piacere tutto italiano della tavola condivisa. Oggi, due nuovi studi confermano scientificamente quanto la convivialità sia benefica per il nostro benessere psico-fisico.
Mangiare insieme, lo studio sul potere della convivialità
Il primo studio, condotto dall’Università del Minnesota e pubblicato su Family, System and Health, ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 1.000 partecipanti in Italia, Germania e Stati Uniti. Lo studio ha rivelato che coloro che mangiano più spesso in compagnia sono meno stressati e hanno un umore migliore per il resto della giornata. In particolare, italiani e tedeschi sono risultati i meno stressati, mentre americani e tedeschi hanno riportato un miglioramento dell’umore post-pasto. La ricerca ha anche evidenziato significative correlazioni positive tra la frequenza dei pasti condivisi e il rafforzamento dei legami sociali in tutti e tre i Paesi. La convivialità, quindi, non è solo un fenomeno mediterraneo: il 50% degli intervistati dichiara di consumare sei o più pasti a settimana in famiglia o con gli amici, con punte del 74% in Italia.
Il secondo studio, italiano, pubblicato su Nutrition Research, ha confermato quanto mangiare insieme faccia bene alla salute, rendendoci più felici e meno stressati. Questa ricerca, realizzata da Elisabetta Bernardi dell’Università di Bari e Francesco Visioli dell’Università di Padova, ha analizzato le risposte infiammatorie, i livelli di pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e i livelli di cortisolo, evidenziando una relazione diretta tra felicità, salute e longevità. Sebbene i meccanismi esatti di questa relazione non siano ancora del tutto chiari, i risultati sono promettenti.
Il ruolo della Dieta Mediterranea nella convivialità e per la salute
Durante il ciclo di incontri “Let’s Talk About Food & Science” organizzato dal Gruppo Barilla, Bernardi e Visioli hanno discusso i risultati dei loro studi. Secondo Visioli, “Il modello alimentare mediterraneo, che si fonda proprio sul valore della convivialità, fa bene e lo provano numerosi studi”. Un’indagine condotta sulla popolazione spagnola ha dimostrato una correlazione tra dieta mediterranea, condivisione dei pasti e minore insorgenza di malattie cardiovascolari. Il contesto sociale, quindi, esercita una profonda influenza sul comportamento alimentare, incentivando una dieta sana e aumentando il consumo di frutta e verdura.
Le famiglie che consumano i pasti insieme tendono ad avere una dieta più sana e i loro membri hanno meno probabilità di essere in sovrappeso o obesi. I bambini che crescono con genitori abituati al consumo di frutta e verdura sono più propensi a integrare questi alimenti nella propria dieta quotidiana. Inoltre, i bambini che mangiano in famiglia hanno un rischio minore di obesità, migliori risultati scolastici e sono meno stressati e ansiosi.
Il piatto simbolo? La pasta
Se la dieta mediterranea è il modello alimentare della convivialità, il suo piatto simbolo non può essere che la pasta. Dal pranzo della domenica alla spaghettata di mezzanotte, la pasta è protagonista di molte occasioni condivise. Il Prof. Vincenzo Russo dell’Università IULM ha spiegato che “Mangiare pasta provoca nell’individuo uno stato emotivo-cognitivo positivo con risultati uguali, se non addirittura superiori, a quelli registrati ascoltando la musica preferita o assistendo a una manifestazione sportiva.” Uno studio del Centro di Ricerca di Neuromarketing “Behavior & Brain Lab” ha dimostrato che l’esperienza emotiva durante la degustazione della pasta preferita è pari a quella generata dalla rievocazione di ricordi felici, specialmente quelli legati alla famiglia.
La convivialità, caratterizzata da interazioni sociali gioiose e armoniose, è alla base del benessere individuale e collettivo. Trovare il tempo per i pasti in comune è fondamentale: che si tratti di un brunch nel fine settimana o di una cena veloce in settimana, i benefici del riunirsi intorno alla tavola sono innegabili. Favorendo i legami e promuovendo emozioni positive, i pasti condivisi, in particolare se ispirati alla dieta mediterranea, migliorano la qualità della vita e rafforzano i legami comunitari.