Negli ultimi trent’anni, il modo in cui le famiglie italiane spendono il loro denaro è cambiato radicalmente. Secondo una recente ricerca dell’Ufficio studi di Confcommercio, la spesa destinata al cibo e alle bevande ha subito una notevole contrazione, con un calo del 10,6% dal 1995 ad oggi. Questo trend, tuttavia, non è stato guidato solo dall’aumento dei prezzi, ma piuttosto da un cambiamento nelle priorità dei consumatori italiani.
La tecnologia al centro delle scelte di spesa
Mentre le spese per alimenti e bevande sono diminuite, la tecnologia ha registrato una crescita esplosiva. La spesa per i telefoni, ad esempio, è aumentata di oltre il 6500%, mentre quella per computer e prodotti audiovisivi è cresciuta del 962%. Questi dati dimostrano che per molti italiani, l’acquisto di un nuovo smartphone o di un dispositivo tecnologico ha più valore di una dieta equilibrata.
Nuove abitudini e vecchi problemi influenzano la spesa alimentare in italia
L’aumento dei costi energetici, la proliferazione dei supermercati e l’evoluzione delle abitudini di consumo hanno ulteriormente accelerato il calo delle spese alimentari. Anche il settore del tempo libero ha beneficiato di questa nuova allocazione delle risorse, con un aumento del 90% delle spese per servizi ricreativi e culturali. Tuttavia, il settore turistico, così come le spese per abbigliamento e arredamento, non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici, indicando una certa prudenza da parte dei consumatori in queste aree.
L’impoverimento alimentare e le sue cause
Secondo l’economista Andrea Segrè e la docente Ilaria Pertot, l’impoverimento alimentare è un fenomeno che colpisce non solo le famiglie a basso reddito, ma anche chi dispone di maggiori risorse economiche. «Molti italiani scelgono di investire in tecnologia a scapito della qualità del cibo, alimentandosi con prodotti scadenti o troppo elaborati», affermano gli autori del libro “La spesa nel carrello degli altri.
L’Italia e l’impoverimento alimentare”. Questo comportamento non solo ha ripercussioni sulla salute, ma aggrava anche la lotta contro gli sprechi alimentari.
Misure di supporto e prospettive future
Nonostante l’evidente cambio di priorità, il problema del reddito rimane centrale. Secondo le stime dell’Istat, circa il 20% delle famiglie italiane necessita di un sostegno economico e quasi 6 milioni di persone vivono in povertà.
Per far fronte a questa situazione, il governo ha introdotto diverse misure, tra cui la social card “Dedicata a te”, un buono di 500 euro destinato alle famiglie con un ISEE non superiore a 15mila euro. Questo contributo, che può essere utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità, rappresenta un tentativo di alleviare il peso delle spese alimentari per le fasce più deboli della popolazione.
Spesa alimentare in Italia: quale futuro?
Il calo della spesa alimentare in Italia riflette un cambiamento profondo nelle priorità dei consumatori. La tecnologia, il tempo libero e altri beni considerati “indispensabili” hanno preso il posto del cibo di qualità nelle scelte di spesa degli italiani. Tuttavia, questo cambiamento comporta rischi significativi per la salute e il benessere generale, evidenziando l’importanza di un equilibrio tra il soddisfacimento delle nuove esigenze tecnologiche e il mantenimento di una dieta sana ed equilibrata.