La tradizione vitivinicola della Sardegna e l’azienda vinicola Parpinello

Indubbio che la Sardegna rappresenti una delle regioni dalla tradizione vitivinicola più radicata. Gli esordi si possono identificare nell’età del Bronzo, poi intrecciati con le grandi epopee fenicio-puniche e successivamente con l’‘industria’ romana, senza dimenticare l’influenza derivata dalla dominazione catalana.

La presenza di porti di rilievo fin da epoca antica favorì l’affermazione di una produzione imponente, dotata spesso di tecniche innovative (è recente il ritrovamento di impianti vinicoli, sotto forma di palmenti, nella Sardegna nord-occidentale). Le piattaforme per la commercializzazione non solo verso l’Italia ma su scala europea hanno fatto il resto.

azienda vinicola Parpinello

La varietà autoctona e la ricchezza dei suoli

Una delle caratteristiche della viticoltura sarda è la scelta di non disperdere la ricchezza varietale, investendo fin da subito sulle specie autoctone. Questo si unisce alla proverbiale eterogeneità dei suoli, che beneficiano di una variabilità geologica impressionante: calcare, dolomie, metamorfiti, conglomerati, rocce effusive, intrusive e metamorfiche, arenarie, argille, sabbie.

Il clima mediterraneo caldo, con picchi oltre i 40 gradi, unito alle fresche brezze marine, contribuisce alla creazione di vini unici nel loro genere.

azienda vinicola Parpinello

Famiglia Parpinello e l’azienda vinicola Parpinello: una storia di viticoltura sarda

La Famiglia Parpinello ha una strettissima connessione con questa importante tradizione vitivinicola sarda, come testimoniato dalle recenti celebrazioni per la 60ma vendemmia in terra isolana. Questo legame si deve a Giampaolo Parpinello, il quale, proveniente da Oderzo in provincia di Treviso, vi sbarca già nel 1964, appena ventunenne.

Dopo aver completato gli studi presso la prestigiosa Scuola di Enologia di Conegliano Veneto, Giampaolo sviluppa una carriera emblematica, prima alla Cantina del Vermentino di Monti e poi alla Cantina Sociale di Santa Maria la Palma. Qui contribuisce alla creazione del famosissimo Vermentino Aragosta, un successo che lo porta a collaborare per il lancio di etichette storiche come il Tuvaoes e il Capichera.

La nascita dell’azienda vinicola Parpinello

Nel 1990, Giampaolo inizia la sua attività di produzione in proprio, dopo aver intuito le potenzialità del Cagnulari, un vitigno raro e pregiato. Acquisisce ettari nella zona del Lago di Baratz, vicino ad Alghero, e successivamente si sposta in località Janna de Mare, tra Alghero e Sassari, dove si trova tuttora la sede aziendale.

azienda vinicola Parpinello

Attualmente, l’azienda gestisce complessivamente 35 ettari, suddivisi in tre diverse collocazioni, tutte caratterizzate da suoli e microclimi differenti, essenziali per garantire una produzione vitivinicola di alta qualità.

I vitigni dell’azienda vinicola Parpinello

Le tipologie di vitigni coltivati dalla Famiglia Parpinello sono varie: dal Vermentino al Torbato, passando per Cannonau, Cagnulari e Monica, fino ai più recenti Semidano e vitigni internazionali come Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Cabernet Sauvignon.

Il focus principale rimane sul Torbato, vera anima di questa zona della Sardegna, e ovviamente sul Cagnulari: vini realizzati con indubbia competenza tecnica e una naturale grande propensione alla beva. 

Dall’azienda vinicola Parpinello la selezione di Luca Gardini

Isola dei Nuraghi IGT Cagnulari Kressia 2023

Da un vitigno coltivato nei dintorni di Alghero, di verosimile origine iberica, un rosso tutta speziatura e succosità. Macerato sulle bucce per circa 10 giorni, affinato in acciaio, l’olfazione attacca su ricordi di marasca, con sentori di eucalipto e pepe bianco e sensazioni di gariga. Alla sorsata giustamente tannico, con bel ricordo di frutta rossa, sfumature speziate e note balsamiche. Grande la persistenza.

Alghero DOC Spumante Brut Centogemme

Un sorprendente Charmat da Torbato in purezza equilibrato e di pregevole eleganza, culmine di un percorso di riscoperta del vitigno che inizia quasi 20 anni fa. Salvia al naso, poi sfumature di fiori di zagara e bergamotto. Sapido alla beva, con richiamo floreale e delle note officinali. Lunghissimo aftertaste, finisce su note agrumate.

Alghero DOC Torbato Centogemme 2023

La versione ‘ferma’ di Torbato in purezza, dalla zona di Jenna de Mare. Macerato a freddo, poi fermentato in acciaio inox per 15 giorni a temperatura controllata, infine ancora in acciaio. Pesca tabacchiera in olfazione, successivamente timo citrino e fiori di sambuco. Alla bocca è salmastro, con ricordo fruttato. Chiude su leggere sensazioni ammandorlate.

Cannonau di Sardegna DOC Riserva 2021

In purezza, da vendemmia esclusivamente manuale, vinificato in acciaio a temperatura controllata, poi affinato per due anni, parte in botte di rovere, un vino che mostra un naso di ciliegia di Lanusei, sentori di mirto, sfumature di alloro e tocchi di radice di liquirizia. Il gusto è sapido, con richiami delle note fruttate e di sottobosco e lunga persistenza.

 Monica di Sardegna DOC Superiore 2022

Ancora da vendemmia manuale, un territoriale che non smette mai di affascinare. Vinificato in acciaio, affinato in botti di rovere, l’olfazione si apre su note di rabarbaro, poi china, amarena e maggiorana, con sfumature di garofano. Iodato al palato, con ricordi delle note fruttate e officinali, chiuso da sensazioni floreali.

 


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