Acqua e salute, intervista ad Alessandro Zanasi

Alessandra Zecchinon

Oggi parliamo di acqua e salute proponendovi l’intervista ad Alessandro Zanasi, idrologo medico e direttore del Museo delle acque minerali.
 
Dottor Zanasi, ci può spiegare quali sono le funzioni dell’acqua per il nostro organismo e perché fa bene bere acqua?
L’acqua è un alimento fondamentale perché apporta dei nutrienti, serve a regolare la nostra temperatura corporea, favorisce l’eliminazione di scorie e sostanze diciamo “tossiche” dall’organismo e trasporta i nutrienti per tutto il corpo. L’acqua, dunque ha tantissime funzioni. Senz’acqua, si sa, non ci sarebbe vita.
 
Quanta acqua dovremmo bere nell’arco della giornata e quali sono i momenti migliori per bere?
I canonici 8 bicchieri, quindi 1,5 /2 litri di acqua al giorno, compatibilmente con l’attività lavorativa che se è molto pesante e si suda di più aumenta il fabbisogno e compatibilmente anche con le condizioni climatiche, perché se fa caldo, anche in questo caso, si suda di più e quindi bisogna bere una maggiore quantità di acqua.
Bisognerebbe cominciare la giornata idratandosi bene al mattino. Quindi, un paio di bicchieri di acqua al mattino sono consigliati per incominciare la giornata con una buona idratazione e poi continuare a bere in tutto l’arco della giornata in modo frazionato.
Si può bere tranquillamente anche durante i pasti. Si pensa che questo possa diluire troppo i succhi gastrici e contrastare la digestione. Non è vero. Durante il pasto si beve normalmente e questo non implica nessuna alterazione della digestione.
 
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Alessandro Zanasi, ideologo medico e direttore del Museo delle acque minerali di Crodo
 
Come si sceglie un’acqua minerale?
Se non abbiamo nessun tipo di problema salutistico, guardiamo al gusto dell’acqua, l’acqua che ci piace, quindi l’acqua con la bolla grossa, con la bolla piccola o senza bolla con un retro gusto un po’ salato o dolciastro. Il gusto è quello che ci guida nella scelta dell’acqua.
 
Ci può dare alcune indicazioni per l’acqua più adatta in base allo stato di salute?
Se abbiamo delle esigenze particolari di salute dobbiamo andare a vedere cosa contiene in termine di sostanze disciolte, queste sono quelle che determinano il residuo fisso. Molti sali disciolti: residuo fisso alto, pochi sali disciolti: residuo fisso basso.
Se, ad esempio, abbiamo necessità di apportare calcio, come nel caso di donne in menopausa, donne in gravidanza o bambini in accrescimento, bisogna scegliere delle acque calciche. Non è vero che il calcio faccia venire i calcoli al rene. Quindi, con concentrazioni superiore ai 200 milligrammi di calcio in un litro d’acqua apportiamo un quantitativo utile al nostro fabbisogno quotidiano. Ci sono delle acque che hanno 350/400 milligrammi di calcio e l’assorbimento del calcio dall’acqua è simile a quello dei latticini. Molte persone sono intolleranti al lattosio, non tollerano i latticini o hanno problemi di colesterolo e quindi non possono prendere prodotti caseari, ecco che il calcio presente nell’acqua è un elemento importante. Le acque ricche di calcio vanno bene per l’osteoporosi.
 
Per la digestione cosa consiglia?
Per la digestione le acque bicarbonato calciche favoriscono la parte digestiva, mentre le acque solfato, solfato magnesiache vanno bene per i casi di stipsi.
 
Per chi soffre invece di calcoli renali?
Le acque povere di sali sono maggiormente indicate nei casi di calcolosi renale. Diciamo che nella calcolosi tutte le acque vanno bene, ma se prendo un’acqua oligominerale con pochi sali minerali, ho un effetto di passaggio più rapido e quindi un effetto “washing”, di lavaggio più rapido.
 
E per gli sportivi?
Per gli sportivi, per i ragazzi in accrescimento, per chi suda molto, va bene un’acqua ricca di sali minerali. Un’acqua ricca di Sali minerali è un’acqua che ha una sua valenza. La qualità di un’acqua non la basiamo sul residuo fisso. Un’acqua è migliore se risponde alle mie esigenze o se mi piace di più. Le quantità di sali minerali non sono un criterio per giudicare se un’acqua è buona o meno.
 
Per i più piccoli: lattanti e bambini?
Le acque con la faccina del bambino sulla bottiglia sono delle acque con caratteristiche un po’ particolari: devono avere una quantità di sodio inferiore ai 20 milligrammi e un contenuto di nitrati inferiore ai 10 milligrammi, questo perché se queste due sostanze sono in quantità elevate possono dare un po’ di problemi nel bambino. Il fatto di avere poco sodio e pochi nitrati fa si che queste acque siano riconosciute dal Ministero della Salute come indicate per l’alimentazione del lattante e del bambino.
Le acque con una buona concentrazione di fluoro attorno al 0,7 milligrammi litro, invece, sono indicate per la prevenzione della carie.


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