Voglia di Pic-nic? Ecco le 5 regole per la sicurezza del cibo

Anche in vacanza bisogna prestare la massima attenzione contro i microrganismi che possono contaminare il cibo cotto al barbecue o conservato nel cestino da pic-nic. Al Almanza, del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha affermato che “quando sale la temperatura, i batteri e gli altri microrganismi che possono essere presenti nel cibo crescono e si moltiplicano più velocemente fino a raggiungere in alcuni casi concentrazioni pericolose per la salute“. Per bypassare il problema è stata diffusa una guida con 5 consigli per godersi l’estate al 100% senza timori di contrarre intossicazioni alimentari.
 
Gli esperti hanno evidenziato che esiste un intervallo di temperatura a rischio per la sicurezza alimentare, ovvero quello compreso tra 4 e 60°C. E’ consigliato escludere la conservazione all’interno di questo range, mantenendo dunque al freddo i cibi freddi e al caldo quelli caldi.
 

 
E’ opportuno non lasciare mai il cibo per più di 2 ore a temperatura ambiente quando la colonnina di mercurio resta entro i 32°C. Se invece la giornata è particolarmente calda è consigliato il consumo del cibo entro 1 ora.
Quando si organizzano pic-nic o pranzi all’aperto è buona norma portare gli alimenti in contenitori che mantengano il freddo e il caldo per evitare sbalzi termici.
Bibite e cibo devono essere tenuti in contenitori separati per evitare di aprire con eccessiva frequenza le vaschette.
La carne deve essere cotta bene ed è possibile verificare la temperatura degli alimenti con speciali termometri.
Gli avanzi vanno riposti immediatamente in contenitori termici a 4°C, ovvero la temperatura del frigorifero.
 
Sono “pochi accorgimenti che, se seguiti con attenzione, possono aiutare a ridurre il numero incredibilmente alto di casi di malattie e problemi legati alla sicurezza alimentare” conclude Almanza, ricordando che, solo in America, ogni anno si registrano 128.000 ricoveri in ospedale e 3.000 decessi causati dal cibo.
 
fonte: dica33