Lo chef Mario Batali aprirà quest’oggi Eataly a Ground Zero e ad inaugurare la nuova sede sarà il premier Renzi. Il negozio occupa una superficie di 4.500 metri quadrati nella torre 4 del World Trade Center, conta 550 dipendenti, per un investimento totale che sfiora i 30 milioni di dollari.
L’orario di apertura al pubblico si allunga dalle 7 della mattina vista la presenza di un juice-bar fino alle 23 per consentire ai commensali del casual restaurant Osteria della Pace dello chef Riccardo Orfino di cenare in tutta calma.
“Durante l’ultima cena Gesù spezzò il pane e lo diede ai suoi discepoli. Non esiste al mondo un alimento altrettanto diffuso, popolare e simbolico. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di dedicargli la nuova sede di Eataly a New York, davanti a Ground Zero“. Sono le parole del patron del progetto, Oscar Farinetti. Si tratta di un luogo estremamente significativo, proprio di fronte al parco con le due fontane che ricordano il luogo dove un tempo affondavano le fondamenta delle Torri Gemelle.
“Il pane – afferma Nicola Farinetti a La Stampa – è un prodotto creato dall’uomo che si è sviluppato in tutte le culture. Quindi, per la prima volta nella nostra storia, non faremo soltanto il pane italiano, ma quello di tutto il mondo. Inviteremo i produttori di tutti i Paesi a venire da noi a farlo, a raccontarlo. Utilizzeremo il pane come una scusa per parlare della bellissima diversità umana, la differenza tra le culture, e cercare di rendere questo luogo uno spazio multietnico dove scambiare idee, incontrarsi, diventare amici. Perché siamo molto convinti che alla fine la maggior parte dei problemi nasce dall’incomprensione e dal non conoscersi. Non c’è nulla di meglio di una tavola imbandita per poter scambiare quattro chiacchiere e iniziare a intenderci, e nel mondo non esiste una tavola imbandita che abbia senso senza un pezzo di pane. Perciò cominceremo da qui”.
Le altre chicche di questa sede sono la piadineria, lo spazio dedicato a salumi e formaggi, una pasticceria tradizionale e persino un salad bar per reinventare l’abitudine culinaria del lunch americano. La maggior parte dei prodotti arriveranno direttamente dal Belpaese ma si produrranno anche in America, vista l’idea di Eataly di incoraggiare i clienti a imparare a cucinare, tanto che verranno svolte lezioni con chef famosi e mostrati i procedimenti produttivi della pizza.
crediti foto: New York Times, La Stampa
Potrebbero interessarti anche
ristorazione
Investimenti nella ristorazione: sempre più strategici per l’efficienza in cucina
salute benessere
Obesità in Italia, l’appello di Sloow Food e il ruolo della ristorazione sana
curiosità lifestyle