Tradizionalmente, le donne erano viste come gli angeli del focolare e la cucina era il loro regno. Preparavano piatti gustosi e le ricette si tramandavano da mamma in figlia, da nonna a nipote. Dobbiamo alle donne il merito di aver custodito la tradizione, d’aver creato la dieta mediterranea tanto apprezzata in tutto il mondo e di essere in qualche modo la fonte ispiratrice di grandi talenti maschili.
Molti grandi Chef uomini hanno visto la loro passione e la loro vocazione per la cucina nascere osservando le mamme o le nonne che cucinavano. Pur facendo molto per la cucina, la figura femminile è molto spesso considerata secondaria in un settore in cui vige ancora un orientamento maschile. Per confermare il valore e il talento, l’intuizione e la creatività, la competenza e il coraggio, oltre a quel tocco di sensibilità che le unisce, in occasione della festa delle donne, presentiamo alcune personalità femminili che contribuiscono a innovare e a migliorare uno dei settore d’eccellenza del nostro paese.
Abbiamo raccolto per voi le biografie di Annie Féolde, Luisa Valazza, Cristina Bowerman, Ana Ros, Aurora Mazzucchelli, Giulia Cerboneschi e Antonia Klugmann.
Giulia Cerboneschi
Dolce Locanda, Via Valerio Catullo, 12 – Verona
Nata a Pomarance, in provincia di Pisa, il 24 luglio del 1990, Giulia Cerboneschi è stata nominata dalla Guida del Gambero Rosso “Miglior pasticcere emergente 2016” a soli 25 anni. Dopo aver frequentato l’alberghiero Mattei a Rosignano Marittimo con indirizzo cucina, a 19 anni parte alla volta dell’Alma, la prestigiosa Scuola di Formazione della Cucina Italiana, che la seleziona.
Siamo nel 2010 e, attraverso Alma, Giulia svolge uno stage al laboratorio di pasticceria de “Le Calandre” (Padova), dove poi rimane per circa 3 anni.
A Verona si aprire un’altra grande opportunità. Grazie all’incontro con lo chef 2 stelle Michelin Giancarlo Perbellini trascorre un anno e mezzo come pasticcera nel suo ristorante. Nell’agosto del 2014, entra a far parte del team della nuova pasticceria che lo chef apre in pieno centro a Verona. Qui, con lui e altri 3 soci, è responsabile del laboratorio, oltre che della gestione del negozio. Il suo motto è: “la mia vita è fatta di zucchero”.