I distributori automatici segnano vendite in aumento
In un mondo in cui il web sta soppiantando sempre più i negozi tradizionali, anche il settore food & beveraggi risente del cambiamento delle abitudini dei consumatori. Il cibo da fast food va sempre in voga e, allo stesso tempo, prende sempre più piede il settore dei distributori automatici. Nel 2016 il comparto ha fatto registrare 5 miliardi di consumazioni di prodotti food & beverage, contro i 4,9 dell’anno precedente. Tutto ciò nonostante la multa di Antitrust e il relativo ricorso al tar di cui avevamo parlato esattamente 12 mesi fa. In termini di vendite, si parla di una cifra attorno a 1,8 miliardi di euro in un totale di 800 mila distributori sparsi tra stazioni, aeroporti, uffici, scuole, strutture pubbliche e bar automatici (secondo dati Confida).
Calcolatrice alla mano, un singolo distributore automatico vende merce per circa 2.250 euro l’anno, ovvero poco meno di 200 euro al mese.
Cosa acquistano gli italiani?
In vetta ai consumi troviamo i prodotti alimentari (65%) e il caffè (2,7 miliardi di consumazioni), seguiti da bevande fredde (19%) e poi snack dolci/salati e merendine (16%).
A valore le bevande calde rappresentano il 56% delle consumazioni, le bevande fredde il 21% e gli snack il 23%. In testa alle vendite resta salda la classica bottiglietta d’acqua con 722 milioni di pezzi venduti, seguite dalle bibite gassate con il 10%, dal tè freddo (6%), da succhi e bevande frutta (6%), e infine da sport & energy drink (1%).