Il 17 gennaio sarà la “Giornata Cittadina del Pizzaiolo napoletano”

Dopo il riconoscimento Unesco per l’arte della pizza, la comunità dei pizzaioli a Napoli è in fermento per l’istituzione della giornata del 17 gennaio, come la “Giornata Cittadina del Pizzaiolo napoletano”. Nessuna casualità gira attorno a questa data perché proprio oggi si celebra Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. Le famiglie storiche di quest’antica arte erano solite festeggiare il santo protettore chiudendo le proprie pizzerie per festeggiare in famiglia attorno ad un grande fuoco propiziatorio.
 
Sergio Miccu, presidente dell’associazione Pizzaioli Napoletani conferma che il mondo dei pizzaioli è un ambiente con grande spirito d’iniziativa infatti nella mattinata di domani presenzierà a Palazzo San Giacomo per formalizzare la “Giornata Mondiale del Pizzaiolo” da tenersi annualmente proprio nella città natale della pizza, Napoli.

Giornata Cittadina del Pizzaiolo napoletano

La Giornata Cittadina del Pizzaiolo Napoletano

L’arte del pizzaiolo è una questione di esperienza ma soprattutto cuore, come ci spiega il presidente, che ha bisogno di molta passione alla base per poter essere portata avanti come tradizione. Ma con la valida alta formazione che si può fare oramai pizzaiolo non si nasce più, ma lo si diventa. Certo non si può ancora parlare di un corso di laurea, ma per chi vuole essere riconosciuto come pizzaiolo professionista ha la possibilità di frequentare dei corsi di alta qualità che danno una qualifica adeguata, dato che quella del pizzaiolo rimane una professione con elevata possibilità di trovare facilmente uno sbocco lavorativo.
 
Parlando di tradizione della pizza, oramai è stata rivalutata mantenendo la popolarità del piatto ma elevando gli standard qualitativi degli ingredienti. Dal ventennio scorso sono decisamente cambiati. Dalla farina, alle attrezzature, di conseguenza anche la riuscita degli impasti. Il pizzaiolo di questa nuova epoca è alla ricerca di una propria identità professionale e di ingredienti particolari per potersi distinguere e dare al consumatore la qualità che contraddistingue la cucina italiana.
 
Con il riconoscimento Unesco della pizza come patrimonio dell’umanità alla categoria di concreto non cambia nulla, sicuramente chi fa il pizzaiolo di professione si sente fiero di essere portatore della tecnica e tradizione napoletana nel fare la pizza con i 4 ingredienti base: farina, acqua, lievito e sale, la stesura con la tecnica a schiaffo a mano, la cottura tradizionale con forno a legna.


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