Una passione “cultish” come viene definito l’interesse in costante aumento per il vino Made in Italy.
Nella giornata di oggi è stata inaugurata la prima “Prosecco House”, il primo bar interamente dedicato al bianco frizzante che dal Nord Est d’Italia è partito alla conquista dell’Inghilterra, progetto dell’imprenditrice Kristina Issa.
Prodotto in 5 province del Veneto: Treviso, Venezia, Vicenza, Padova e Belluno, e in 4 del Friuli Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine da oggi, 9 febbraio, avrà una casa tutta sua nel palazzo One Tower Bridge affacciato sul Tamigi a Londra.
Cosa troviamo alla Prosecco House
Il bar, aperto dalle ore 11.00 della mattina, offre drink da una lista di oltre 20 tipi di vino frizzante tra i marchi ci sono Marchiori, Rivalta e Cirotto, Tasi bio, Andreola, caffè, stuzzichini e cicchetti a base di prosciutto, pomodorini secchi, ricotte, gorgonzola, prosciutto, e per creare l’ambient italiano ci sarà anche una piccola selezione di cocktail col Prosecco, tra cui Spritz, Bellini e cocktail speciali della casa. Gli ospiti potranno godere di un calice a partire da 7.50 sterline e una bottiglia da 30. Le bottiglie si possono anche acquistare e portare via, o ordinare a domicilio.
Perfino l’arredamento progettati dalla stessa Kristina con l’interior designer Justyna Czarnoba, include cenni all’Italia. Con un tripudio di velluto, color arancio bruciato, verde e blu, per gli sgabelli e le poltrone. Inoltre lussuosi marmi provenienti dal nostro Paese e sgabelli di velluto color panna, tavoli in bronzo antico con superfici in vetro specchiato. Presente anche un bancone retroilluminato da un’ampia varietà di bottiglie esposte, come una sorta di cantina luccicante. Infine, una parete refrigerata che si estende su tutto il lato della sala.
Molto positive sono già le prime recensioni “British”. Ma il successo mediatico è giunto con tre milioni e trecentomila visualizzazioni del video nella pagina facebook di Time Out London. Kristina sorride e su Facebook raccoglie i commenti entusiasti di clienti e fan. Un successo, il suo, derivato probabilmente più dall’aver saputo cavalcare una moda che non per competenze specifiche. A spulciare il suo curriculum, si scopre infatti che i precedenti lavori erano nell’ambito finanziario, tra ristrutturazioni dei debiti e consulenza su asset di investimento.