Il mandorlo è una pianta che travalica i confini e unisce idealmente popoli e costumi, un filo invisibile che lega usi e tradizioni. La mandorla: il seme ispiratore di storie e leggende.
Il mandorlo
Procediamo per gradi. Il mandorlo è una pianta della famiglia delle Rosaceae, mentre il suo seme si chiama mandorla o amigdala. Il mandorlo selvatico cresce nel Mediterraneo orientale e nel Levante, ma venne introdotto in Sicilia per poi diffondersi in Francia e in Spagna. E’ una pianta longeva che può raggiungere, a seconda delle varietà, anche i 10 mt d’altezza. I fiori sono generalmente di color bianco rosato. Il frutto è formato da un involucro verde-grigiastro detto mallo, che contiene il nocciolo legnoso con all’interno uno o due semi appiattiti, cioè la mandorla. Il seme del mandorlo selvatico contiene il glucoside amigdalina, che si trasforma nel mortale acido cianidrico, ed è per questo che i semi del mandorlo selvatico venivano arrostiti per eliminarne la tossicità. Dopo lunghe e pazienti ibridazioni e selezioni, gli antichi agricoltori hanno ottenuto varietà i cui semi sono commestibili (varietà dulcis).
Utilizzo e proprietà della mandorla
Dalla mandorla si ottiene una farina utile come detergente cutaneo e ammorbidente per la pelle delle mani. Da essa si ricava, per sola spremitura a freddo, anche un eccellente olio cosmetico perfettamente tollerato da tutti i tipi di pelle (anche dei neonati), ottimo protettivo cutaneo, rassodante dei tessuti e perfetto per prevenire le smagliature.
Dalle mandorle dolci, invece, si ottiene un gustoso latte, ricco di oligoelementi e vitamine, soprattutto riboflavina e vitamina E.
Tra i sali minerali troviamo: manganese, magnesio, calcio, rame e fosforo. Adatto per chi è intollerante alle proteine del latte o al lattosio, risulta un’ottima alternativa alle bevande gassate nelle giornate calde d’estate. Rinfrescante e tonificante è indicato contro gli spasmi e l’infiammazione dello stomaco, dell’intestino e delle vie urinarie. Altamente digeribile e molto energetico (600kcal per 100gr) è raccomandato ai convalescenti e bambini.
Le fibre sono presenti in elevata percentuale:
1. riducono e rallentano l’assorbimento dei grassi e dei carboidrati;
2. aiutano, quindi, a regolare la glicemia;
3. favoriscono la motilità intestinale;
4. riducono l’appetito.
Soprattutto nella cuticola scura della mandorla sono concentrati 31 differenti polifenoli (per questo, non bisognerebbe eliminarla, come abitualmente avviene).
Questo frutto, spesso demonizzato perché di elevato valore calorico, è in realtà un vero concentrato di energia e una ricca fonte di sostanze benefiche e protettive per la nostra salute.
Consigli per l’acquisto
La mandorla deve essere freschissima, meglio acquistarla in confezioni sigillate così da poter visionare la data di imbustamento. Se le acquistate sfuse, è cosa buona e giusta annusarle per assicurarsi che siano fresche. Se hanno un odore di “vecchio, stantio” significa che gli acidi grassi mono e polinsaturi si sono irranciditi, quindi meglio non acquistarle. Ancor meglio se acquistate con il guscio che meglio conserva la mandorla. Le mandorle fresche, rispetto alle secche hanno una maggiore percentuale di acqua (10 % circa) e un’identica ripartizione dei macro e micro-nutrienti, proporzionalmente di poco ridotta.
Le curiosità sulla mandorla
La mandorla viene considerata anche un frutto dell’amore. Il potere afrodisiaco deriva principalmente dalle sue proprietà nutritive e dalla forma, che le antiche tradizioni arabe associavano all’idea degli organi genitali femminili.
E’ stato evidenziato che il regolare consumo di g 50-55 di mandorle ha determinato dopo 6 mesi:
1. percentuali più basse di attacchi cardiaci;
2. aumento del rapporto grassi insaturi/grassi saturi del tessuto adiposo 3. Un non significativo aumento di peso.
L’utilizzo in cucina e pasticceria
La mandorla è uno degli alimenti che meglio si presta alle più svariate preparazioni di cucina e di pasticceria sia in ambiti tradizionali sia in ambito veg-vegan e senza glutine.
In pasticceria, la mandorla si presta per produrre torroni, amaretti, o per preparare snack dolci e salati o per la tipica pasta di mandorle o marzapane. Se resa in polvere si possono creare torte da forno, biscotteria, mentre in cucina serve per arricchire piatti a base di carne o pesce o ancora per arricchire le insalate. L’impiego più conosciuto è per la preparazione del latte di mandorla, ricco e nutriente, ottimo sostituto per chi soffre di intolleranza al latte vaccino o per chi segue una dieta vegana.
Le mandorle se fermentate si prestano per la creazione di innumerevoli tipologie diverse di “formaggi” vegan.
Non dimentichiamoci che grazie all’alta percentuale di grassi nobili, le mandorle sono tra gli alimenti anti-colesterolo più importanti, contribuendo attivamente alla salute di arterie e cuore.
LATTE DI MANDORLE, COME PREPARARLO?
80 g di mandorle
50 g di miele o sciroppo di glucosio o malto
1 lt d’acqua
Immergere 24h prima le mandorle nell’acqua fredda. Spellarle e metterle in un cutter
fino a ottenere una pasta. Stemperare quindi, la pasta nel resto dell’acqua. Sciogliere il miele. Passare attraverso una garza sottile.
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