Antonio Lorenzon, il vincitore di Masterchef 9

Il vincitore di Masterchef 9 è Antonio Lorenzon, originario di Bassano del Grappa (Vicenza) e di professione art director.

Il 44enne vicentino già dalle selezioni si era distinto per la sua passione e competenza in cucina, oltre alla sua personalità simpatica e quell’accento veneto che piace.

Arrivato in finale con Davide, la bella Marisa e la temuta Maria Teresa, Antonio Lorenzon ha saputo preparare al meglio uno dei piatti dello Chef stellato Paolo Casagrande del celebre ristorante Lasarte di Barcellona.

Uscito Davide, Maria Teresa, Antonio e Marisa hanno dato il meglio davanti a tutti i concorrenti dell’edizione 2020, ad amici e parenti posizionati sulla famosa balconata. In questa ultima prova hanno presentato il loro menù degustazione, un percorso culinario di alto livello personalizzato e legato alle loro origini.

antonio lorenzon vincitore masterchef 9

Il menù di Antonio

Antonio Lorenzon ha proposto il menù “Vita, vecchi ricordi“, un omaggio al suo passato fatto di tradizione e affetti. In un ottica innovativa, ha presentato come antipasto “Baccalà e i suoi amici”, una rivisitazione del famoso baccalà alla vicentina. Il primo piatto è stato chiamato “Dal Grappa al Brenta” ed era un risotto ai porcini, uova di trova e gel di Amarone della Valpolicella. Come secondo piatto, invece, la pernice con cipollotto fresco, finferli e tartufo nero dal nome “L’alba di settembre” in ricordo della passione della caccia del papà. Per concludere il “Dolce bosco”. Un dessert con meringa, gelato al pepe di Sichuan, mousse al cioccolato e salsa di lamponi.

La vittoria di Antonio non è stata l’unica sorpresa della serata. Il trionfatore di Masterchef 9, durante i festeggiamenti, si è inginocchiato davanti al compagno Daniel per la fatidica proposta di matrimonio. E Daniel ha detto “sì”.

Il menù di Maria Teresa e Marisa

Maria Teresa ha presentato il menù dal nome “Contaminazioni di Puglia“, fortemente legato alle sue origini pugliesi e ai suoi viaggi nel mondo. Come antipasto ha presentato un falso carpaccio di seppia con salsa agrumata e pistacchi, spuma di canestrato foggiano e insalata di cardoncelli dal nome “Tavoliere e Sicilia”. “Il Salento verso il Giappone” è stato il suo primo piatto composto da ravioli ripieni di bombette pugliesi con brodetto di gamberi al cedro, sashimi di gamberi e tobiko wasabi. Il secondo piatto prevedeva torcinelli in crepinette, purea di topinambur e liquirizia, maionese di banana e vaniglia e alga wakame. Dal nome “Gargano e Maldive”. Per finire, “Murgia, New York e sentori di Zanzibar”, ossia una sfera di cioccolato bianco ripiena di mousse di burrata, fichi al vincotto su biscotto alle mandorle con cannella, cardamomo, anice stellato con una crema inglese al rosmarino.

L’infermiera Marisa ha intitolato la sua degustazione con il nome di “L’itinerario delle mie emozioni“. Come antipasto black code con crumble di pane di segale, nervetti sale e limone, salicornia e maionese di lime, cocco e zenzero definito “Santorini”. Come primo piatto “Colline e montagna” preparato con tortelli di grano arso con borragine, ricotta salata e noci tostate su salsa di funghi portobello e kefir con tartufo nero. Per il secondo ha scelto di proporre “Astice di campagna”, astice blu al lardo di Colonnata e polpette di chele e mascarpone con pane aromatizzato al limone, cicoria e bisque di astice. Il dessert, invece, “Formaggio e pere”, una mousse di caprino alla vaniglia su frolla alle nocciole con pere al rum bianco, cioccolato e caramello salato.

Fonte: La Stampa


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