Pescaria è il noto fast food di pesce nato nel 2015 da un’idea di Bartolo L’Abbate e fondato sul concetto di ristorazione veloce e moderna con al centro il prodotto ittico. Per amore del mare, Bartolo, assieme al co-fondatore Domingo Iudice e con la collaborazione dello Chef Lucio Mele, promuove una ristorazione ecosostenibile: da dicembre 2018 Pescaria è completamente plastic free e promuove un’offerta ittica certificata.
Pescaria e Legambiente
Pescaria e Legambiente condividono la volontà di salvaguardare le spiagge e gli oceani dall’inquinamento da plastica. Il noto Fast Food di pesce ha aderito e sostenuto gli eventi di Legambiente “Puliamo Polignano” e “Spiagge e Fondali Puliti” promuovendo una raccolta fondi con il recupero di oltre 100 pneumatici sommersi sul fondale sabbioso di Polignano e, nel mese di ottobre, organizzando quattro giornate per pulire le spiagge pugliesi insieme a volontari, cittadini e esponenti di Legambiente.
La parola a Domingo Iudice, co-fondatore di Pescaria
Nel 2018, ancor prima delle nuove normative previste per il 2021, avete abbandonato la plastica. Perchè?
Abbandonare la plastica monouso è un atto di amore verso il mare, un atto simbolico potente con un enorme impatto sociale che riguarda tutti i produttori coinvolti nel sistema di vendita e acquisto. Riteniamo, come imprenditori e come impresa, di dover aumentare il nostro impatto sociale. A cominciare dalla riduzione del nostro impatto ambientale. Ogni punto vendita, che ha caratteristiche di servizio à la fast food, consuma 6 tonnellate al mese di materiale usa e getta. Convertirlo in compostabile è un inizio. Sensibilizzare alla riduzione degli sprechi (ad esempio, con dispenser per i tovaglioli) è un altro passo. Sono piccole azioni in cui crediamo.
Avete aderito al Sustainable Restaurant Program. Che cos’è?
È un programma di Friend of The Sea, nel quale ci impegniamo ad acquistare i prodotti ittici da filiere sostenibili ed etiche, nel rispetto dei mari. La pesca non è tutta uguale e su talune referenze, per esempio il salmone, insistono filiere non sostenibili che ci impegniamo a non alimentare.
Quali alternative alla plastica state utilizzando?
Come detto consumiamo 6 tonnellate di plastica per punto vendita ogni mese, grazie all’uso di PLA, una bioplastica da mais. All’occhio sembra plastica, nella pratica si butta nel compostabile.
Come viene percepita dai clienti la direzione ecosostenibile di Pescaria?
Queste azioni passano per un livello di comunicazione più profondo ed empatico, legato ai nostri valori e alla nostra visione di impresa. Azioni in cui crediamo, legati alle persone che siamo. Siamo certi che nel tempo creeranno un asset tangibile capace di distinguerci in un mercato di cloni e copia-incolla.
Sustainable Restaurant Program
Friend of the Sea è uno dei principali schemi internazionali per la certificazione di prodotti derivanti sia da attività da pesca, sia da acquacoltura, unico ad essere riconosciuto da enti di accreditamento nazionali come Accredia in Italia. Nasce nel 2008 con l’obiettivo di conservare e tutelare l’habitat marino.
L’organizzazione lavora quotidianamente per coinvolgere sempre più operatori (pescherecci, produttori, distribuzione organizzata e ristoranti) al fine di garantire la biodiversità marina e delle specie acquatiche, in un’ottica di preservazione degli habitat marini per le generazioni future.
Per soddisfare la nuova tendenza di ristorazione sostenibile nasce Sustainable Restaurant Program, un progetto per valorizzare e sostenere quei ristoranti che si impegnano a utilizzare prodotti ittici provenienti da specie non sovra sfruttate e in pericolo di estinzione, pescati con metodi selettivi e che garantiscano il rispetto degli equipaggi. L’iniziativa rappresenta, inoltre, un valido aiuto per i consumatori per compiere scelte consapevoli e per i fornitori – aziende alimentari, della distribuzione e ristorazione – ad adottare comportamenti sostenibili.