Il settore della ristorazione fa registrare numeri di contagio preoccupanti, in forte crescita rispetto ai mesi precedenti. Se da un lato l’incidenza dei nuovi casi sta diminuendo nel settore della sanità e dell’assistenza sociale (sceso dal 71,6% del trimestre marzo-aprile-maggio al 56% di giugno-luglio-agosto), dall’altro sta aumentando tra i lavoratori di hotel e ristoranti. I casi registrati, nei periodi di riferimento precedentemente menzionati, sono passati dal 2,5% al 4,3 (5% se si considera il solo mese di agosto).
I contagi sul lavoro
I contagi sul lavoro sono stati 52.209, 846 in più rispetto da fine luglio a fine agosto. L’incidenza è pari al 19,4% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (dati Inail). Fortunatamente il numero dei decessi non è molto elevato (303 casi dall’inizio della pandemia, 27 dei quali nel mese di agosto). I più colpiti sono gli uomini (83,8%) e nelle fasce 50-64 anni (69,3%) e over 64 anni (19,8%), con un’età media dei deceduti di 59 anni. Tra i lavoratori contagiati, il 37% sono donne, l’età media è di 47 anni.
I contagi nella ristorazione
La fine del lockdown e la ripresa della consumazione di pasti fuori casa, ha accentuato i dati dei contagi nel settore, raddoppiando il numero dei lavoratori colpiti da Covid-19 da aprile ad agosto. I casi più eclatanti si sono verificati a luglio a Vico Equense, nel napoletano, dove alcuni ragazzi romani si sono recati per una cena fornendo nomi falsi lasciando una scia di 6 camerieri contagiati, a Fiumicino (RM) dove sono stati colpiti 2 titolari di un locale insieme a 2 loro dipendenti e a Jesolo, nel veneziano, dove 4 lavoratori di un ristorante, originari del Bangladesh, dopo essere stati sottoposti al tampone, sono risultati positivi.
Altri casi di chiusure di bar, ristoranti e pizzerie si sono registrate, ad esempio, a Genova, Rimini, Cosenza e persino presso il ristorante La Madia dello chef Pino Cuttaia a Licata (2 stelle Michelin). E con l’arrivo dell’autunno i dati sono destinati a crescere ulteriormente…
Mangiare al ristorante è rischioso?
Secondo uno studio dei Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) degli Stati Uniti, mangiare al ristorante sembra essere l’attività che mette più a rischio di contagio da Covid. La probabilità di essere trovati positivi al tampone nelle persone che hanno mangiato in un locale pubblico nei 15 giorni precedenti l’analisi è risultata doppia.
Lo studio sostiene che “l’esposizione al virus al ristorante è legata alla circolazione dell’aria. La direzione e l’intensità dei flussi potrebbero influire sulla trasmissione del virus anche se le misure di distanziamento sono applicate correttamente. Le mascherine non possono essere indossate mentre si mangia o si beve, mentre altre attività, come lo shopping, non le precludono”.
Fonte: Il fatto quotidiano