Bonus ristorazione: come ottenere il contributo a fondo perduto

Avevamo già parlato del Bonus Ristorazione. È stato inserito nel Decreto Agosto convertito nella Legge 126. Ed era entrato in vigore dal 15 ottobre 2020. Questo contributo prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro per il 2020 a sostegno della ristorazione. Perciò, ristoranti, mense, aziende di catering, agriturismi, alberghi possono farne richiesta. Purché, come spiegato in precedenza, abbiano subito un calo di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno un quarto rispetto allo stesso periodo del 2019. Pe maggiori informazioni, clicca qui.
 
Bonus ristorazione
 
Il 06 ottobre 2020, il Senato aveva approvato il Bonus Ristorazione. Ma aveva anche esteso i codici ATECO che potevano fare richiesta. Per maggiori info, clicca qui. Così, si è deciso di stanziare un contributo a fondo perduto che va da un minimo di 1.000 a un massimo di 10 mila euro, al netto iva.
 
Il Bonus Ristorazione servirà per l’acquisto di prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani. E serve per sostenere il settore della Ristorazione, duramente colpito dalla crisi economica conseguente alla pandemia. Dal calo di clienti e alle chiusure forzate, gli imprenditori hanno subito un duro colpo. Ora, però possono contare sul Bonus Ristoranti. Vigono sempre gli stessi vincoli spiegati in precedenza. E le imprese che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019, possono ancora avere accesso al fondo. Anche se non hanno subito il calo di fatturato. Rientrano nel provvedimento gli acquisti effettuati dal 15 agosto 2020 in poi. E devono configurare almeno tre prodotti diversi della filiera italiana, nessuno dei quali deve superare il 50% della spesa totale.
 

Come presentare la richiesta

Le richieste di contributo devono essere presentate a Poste italiane. Oppure, agli sportelli dell’ente. È stata creata anche una piattaforma web. È dunque possibile andare sul “portale della ristorazione” per fare richiesta. Come viene erogato il Bonus Ristorazione? I procedimenti sono i medesimi spiegati qui. Infatti, Poste verifica il rispetto del massimale degli aiuti de minimis. Quindi il ministero delle Politiche agricole autorizza in automatico la corresponsione di un anticipo pari al 90% del contributo riconosciuto. Il pagamento avviene tramite bonifico effettuato sempre da Poste italiane. Entro 15 giorni dal ricevimento dell’anticipo, l’azienda beneficiaria deve presentare a Poste la quietanza di pagamento degli acquisti. Una volta acquisita tutta la documentazione, Poste Italiane emette i bonifici a saldo del contributo concesso.
 

Riassunto

Hanno diritto le aziende registrate con codice ATECO:
• 56.10.11 (ristorazione con somministrazione),
• 56.29.10 (Mense)
• 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale).
E in aggiunta, i codici ATECO:
• 56.10.12: attività di ristorazione connesse alle aziende agricole.
• 56.21.00: catering per eventi, banqueting.
• 55.10.00: alberghi, ma limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo.

Leggi anche: Decreto Ristori, in cosa consiste e quali categorie ne possono beneficiare
 
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