Natale 2020: si rischia una perdita di 5 miliardi di euro

Una perdita di 5 miliardi di euro per questo Natale 2020 è quanto ipotizza lo studio di Coldiretti/Ixè. Niente maxi tavolate in casa o al ristorante, ma come suggerisce il Governo ritrovi natalizi con i parenti più stretti per evitare un’ulteriore trasmissione da Covid-19 e scoraggiare così una terza ondata della pandemia.

Lo scorso anno gli italiani hanno speso 5 miliardi di euro tra consumi in casa e fuori casa festeggiando il periodo natalizio in compagnia e con in media 9 persone per tavola. Le restrizioni messe in campo dal governo, condivide Coldiretti, rischiano di compromettere l’acquisto e i consumi di numerosi prodotti alimentari delle feste:

– 74 milioni di bottiglie di spumante;
– 70 milioni di chili tra pandori e panettoni;
– 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci;
– tonnellate di pasta.

Non solo il pranzo di Natale, ma il lockdown e le limitazioni peseranno sulle cene aziendali prefestive, alle feste private e ancora ai veglioni di Capodanno. Occasioni di massimo consumo fuori casa. 

consumi fuori casa natale 2020

Natale 2020: senza turisti stranieri

Le limitazioni freneranno anche il turismo con la mancanza di turisti stranieri e italiani che diminuiranno la spesa turistica con quasi 1/3 dei consumi. Secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea, la diminuzione della spesa sui consumi alimentari nel periodo di fine anno peserà abbondantemente segnando un crollo del 12% con una perdita secca di 30 miliardi di euro. 

Come riporta il Comunicato Stampa di Coldiretti: ” Si tratta del peggior risultato del decennio per effetto della paralisi del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa nel carrello delle famiglie. Una situazione che – conclude la Coldiretti – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco“.

 


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