Come passeremo Natale e Capodanno? Ecco tutti i divieti giorno per giorno. Otto giorni in zona rossa e tre in quella gialla. Ma il Governo si esprimerà a breve con un’altra stretta: lockdown dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Per ora, sembra che i giorni 28, 29 e 30 dicembre si salvino con meno restrizioni.
In questi giorni, circolavano numerose indiscrezioni. Il Governo si vedeva spaccato tra un’area più rigorosa e una che voleva seguire una linea più morbida. Dopo una lunga trattativa all’interno del Governo, forse, si è arrivati a un possibile compromesso che dovrebbe scongiurare il pericolo di una terza ondata di contagi a gennaio.
I divieti giorno per giorno
Otto giorni in zona rossa per tutta l’Italia: dal 24 al 27 dicembre e poi, dal 31 dicembre al 3 gennaio. Tre giorni in zona gialla : 28, 29 e 30 dicembre. Oggi, giovedì 17 dicembre 2020, un vertice tra Conte e capidelegazione di maggioranza varerà la nuova stretta anti-Covid.
Ecco le regole alle quali ci si dovrà attenere.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio
Sono vietati gli spostamenti tra Regioni. E sarà possibile spostarsi tra Comuni, Province e Regioni solo per motivi di lavoro, salute o necessità comprovate. Si ricordata che continuano a restare in vigore anche le regole del Dpcm del 3 dicembre 2020.
Dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio
In questi giorni, saremo in zona rossa: gran parte dei giorni di festa verranno trascorsi in un nuovo lockdown. I divieti inizieranno dal 24 al 27 dicembre e verranno riprese il 31 dicembre fino a al 3 gennaio. Totale: otto giorni. In questo periodo, sarà vietato ogni spostamento, a eccezione di quelli per esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Inoltre, non sarà consentito vedere parenti o amici non conviventi, sia all’aperto che al chiuso. In sintesi: dovremo rimanere a casa e gli spostamenti consentiti dovranno essere dimostrati, anche con un’autocertificazione. Si potrà passeggiare solo in prossimità della propria abitazione e portare fuori il proprio cane senza assembramenti.
Tutti le altre attività di ristorazione (ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e così via) restano aperti solo per la vendita da asporto. Inoltre, questa sarà consentita dalle 5 alle 22. Chiuse le attività di commercio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Però, le deroghe sono molte. Aperti anche: farmacie, negozi di ottica, elettronica e giocattoli, ferramenta, lavanderie, profumerie, librerie, cartolerie, edicole, distributori automatici.
Giorni 28, 29 e 30 dicembre
Questi tre giorni saranno di zona gialla. Anche se l’area “rigorista” del Governo spinge perché questo periodo sia fatto in zona arancione. Cosa succederà dunque? Sarà consentito spostarsi dalle 5 alle 22. E senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati per esigenze lavorative, necessità o motivi di salute (in questo caso si deve dimostrare il motivo anche con autocertificazione).
In questi tre giorni, le attività ristorative saranno aperte. Dunque, si potrà consumare all’interno di ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie 5 alle 18. Al di fuori di questo questo orario, è consentito solo l’asporto. La consegna a domicilio è consentita. Tutti gli altri negozi potranno riaprire garantendo le misure restrittive come la distanza interpersonale di almeno un metro, con ingressi dilazionati e così via.
Luca Zaia anticipa il governo
Oggi, giovedì 17 dicembre 2020, il presidente del Veneto Luca Zaia ha condotto il suo consueto punto stampa in diretta oggi. Oltre ad aver aggiornato tutti sui dati riguardanti i contagi nel territorio veneto, è intervenuto anche su altre questioni. Di fronte le incertezze del Governo e le difficoltà nel trovare un punto in comune sui nuovi provvedimenti per le festività, Zaia ha preparato una propria ordinanza con dei divieti. Questa prevede la chiusura dei confini comunali già da sabato 19 dicembre 2020 a partire dalle ore 14. Le attività commerciali rimarranno aperte, ma dopo le ore 14 lavoreranno solo con i residenti del proprio Comune.