I presidenti di Regione hanno dato il via libera all’obbligo di green pass per i luoghi a rischio assembramento. La palla ora passa al governo per l’approvazione del decreto che prevede di esibire (anche in zona bianca) il certificato verde per prendere parte ad uno spettacolo, ad un evento sportivo, ad una fiera, ad un convegno, al cinema o ancora per viaggiare. Il decreto verrà approvato domani per entrare in vigore già lunedì 26 luglio, scongiurando così il rischio dei cambia di fascia.
L’unico dubbio che rimane è relativo ai ristoranti al chiuso. Sembra ormai certo che per potersi sedere e consumare un pasto all’interno sia necessaria almeno una dose di vaccino oppure aver effettuato un tampone con esito negativo da massimo 48 ore. Non tutti i governatori sono d’accordo: molti chiedono l’uso del pass per ristoranti e locali al chiuso solo nelle zone gialle, arancioni ed eventualmente rosse.
La variante Delta fa paura
Il virus continua a correre con numeri sempre maggiori. Il tasso di positività in pochi giorni è passato dall’1% ad oltre il 2% e, nonostante gli ospedali non siano in affanno, il governo non vuole ripetere gli errori commessi lo scorso anno. Ecco quindi che per scongiurare nuove chiusure, si rende obbligatorio il green pass per accedere ai luoghi affollati.
“Io non ho fatto il vaccino. Non ho preso il Covid. Non ho un tampone negativo. Cosa devo fare?” si chiede la gente. La risposta è semplice: non puoi spostarti, andare allo stadio, in discoteca, e (a quanto pare) neppure cenare in ristorante.
Un altra notizia che ha fatto molto discutere nelle ultime ore riguarda i luoghi di lavoro. Si può prevedere il trasferimento o addirittura la sospensione per chi rifiuta di vaccinarsi.
Chi non si è ancora riuscito a vaccinare
La questione è aperta. Bisogna dare il tempo a chi non è ancora vaccinato (o è in attesa della seconda dose) di non restare escluso da alcuni servizi essenziali. Come riporta Il Sole 24 ore, è possibile che si vari un primo uso del green pass per agosto, con regole dure per eventi e ristoranti al chiuso, e un secondo green pass per settembre, più restrittivo, che vieti o limiti i trasporto sui mezzi pubblici a chi non è vaccinato.