Francesco Marasciulo si racconta
Sono passati due anni dalla mia avventura a Master Pizza Champion, lo sapevo allora mentre la stavo vivendo e lo confermo oggi a distanza di tempo: è stata una delle esperienze più belle e indimenticabili della mia vita. Tanto che ogni volta che ne parlo coi miei familiari, amici, colleghi e clienti che mi chiedono curiosi come sia stata, la ricordo sempre con tanto affetto e il sorriso sulle labbra.
Parteciparvi è stato un sogno nel cassetto da quando ho conosciuto il talent.
È stimolante l’idea di mettersi in gioco in una competizione con tanta risonanza e l’opportunità non da poco di poter far conoscere la propria idea di pizza a tutta Italia.
Il programma dal punto di vista di Francesco Marasciulo
Questo tipo di programma ha ridato valore a chi lavora in cucina e nobilitato la professione. Con farine e lieviti ho a che fare da quando ero un ragazzo, avevo le idee chiare: volevo fare il pizzaiolo. Purtroppo per un atteggiamento mentale chiuso come lo era non molto tempo fa, sembrava poco “ambizioso” il mio obiettivo rispetto a chi voleva per sé un futuro da avvocato, medico, insegnante.
Un mestiere, quello del pizzaiolo, sottovalutato troppo a lungo e che anche grazie al talent Master Pizza Champion e all’attenzione che si è sviluppata nei confronti dell’alimentazione ora è finalmente considerato un settore fatto di professionisti alla pari degli altri.
Francesco ricorda…
Avevo grandi aspettative quando sono entrato tra i concorrenti del programma, la realtà è andata oltre. Dietro le telecamere c’è un mondo che non viene ripreso e solo chi ha la fortuna di viverlo sa di che parlo.
Una grande macchina organizzativa che non ti lascia mai solo, tante occasioni di confronto, un clima appassionato in cui si condividono esperienze, percorsi e da cui ho avuto tanto da imparare come spero di aver lasciato qualcosa di mio in chi ho avuto il piacere di incontrare.
Magari parlando di talent si è portati a pensare a un’atmosfera competitiva e agguerrita, in realtà la competizione è soprattutto con se stessi. Gestire i tempi, mantenere la concentrazione, riuscire a controllare la tensione e a trasformarla in energia, superare le sfide con tenacia dando il massimo consapevole che è un’occasione che non si ripeterà e bisogna giocarsela sino in fondo. Ne sono uscito diverso, la “valigia” con cui sono tornato a casa era diventata più grande, un bagaglio colmo di nuove capacità, emozioni e con un Francesco più maturo.
Cosa ha lasciato a Francesco l’esperienza di Master Pizza Champion?
Ho avuto il privilegio di condividere il percorso con colleghi molto validi, misurarmi con loro è stata un’occasione di crescita, e di imparare dai consigli attenti e puntuali dei giudici che ci hanno seguito. La loro esigenza era una spinta a migliorare a ogni step. Mi ha temprato tanto a livello psicologico. Durante la gara la pressione è tanta, capire come direzionarla proficuamente, mi sta tornando utile nelle mie stesse attività. Fosse possibile, rifarei tutto oggi stesso.
Vincere è stato un grande motivo di orgoglio. Farcela poi presentando una pizza che mi rappresentava e aveva per protagonisti i sapori della mia terra, è stato come portare sul podio la mia regione. Quanto calore ho ricevuto di persona, via messaggio da chi conoscevo e chi no, chi mi aveva seguito dall’altro capo d’Italia e mi ha scritto per congratularsi. Non l’ho sentita come una vittoria solo mia, ma partecipata. Ho riscontrato subito sia a livello lavorativo che mediatico una grande crescita in positivo.
Franscesco Marasciulo e la pandemia dopo la vittoria a Master Pizza Champion
E bisogna dire che poco dopo è successo l’impensabile, sapete di che parlo. Una pandemia che è stata ed è ancora un incubo ad occhi aperti. Master Pizza Champion è l’ultimo ricordo più a fuoco “dell’immediatamente prima”.
Gli abbracci tra noi concorrenti, la festa, la paura di non dover stare troppo vicini, i sorrisi sinceri senza una mascherina a celarli. È stata dura, lo è ancora lavorare in tempi del genere in un settore che sta pagando un caro scotto. Ma grazie alla motivazione che non ho mai perso e che il talent ha forgiato, grazie alla visibilità che mi ha dato Master Pizza Champion, nell’anno più duro ho raggiunto risultati insperabili.
Come ha reinventato Francesco la sua attività?
Nella mia pizzeria, Chinè, ho massimizzato e aumentato l’efficienza del delivery lavorando sette sere su sette e tanto sullo sviluppo di ogni aspetto del servizio, dal packaging alla puntualità. E sono riuscito, contro ogni previsione, prima ad aprire una sede estiva presso un lido della mia Monopoli e lo scorso dicembre a inaugurare una nuova sede a Gioia del Colle, Chinè Lab.
Mi hanno dato del pazzo, chi del coraggioso: avviare una nuova attività in piena emergenza sanitaria suonava come una missione destinata a fallire. Io l’ho vissuta come una sfida a non mettere in catene i propri sogni, c’era troppo in ballo, l’obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro. Ci ho creduto, come sempre, come anche Master Pizza Champion mi ha spronato a fare, sono andato dritto come un treno verso l’obiettivo e col supporto dei miei affetti e collaboratori oggi posso dire sfida superata!
Grazie Master Pizza Champion, per quanto mi hai dato e custodirò sempre come uno dei ricordi più cari.