Raffaele Di Stasio è il vincitore della sesta edizione di Master Pizza Champion, che si è conclusa a novembre.
Puntata dopo puntata, sfida dopo sfida, Raffle è riuscito a lasciare il segno e a colpire la giuria con le sue ricette. La tensione non è mancata, ma la professionalità di Raffaele, alla fine, ha avuto la meglio.
Congratulazioni Raffaele!
Qual è la stata la tua formazione e il tuo percorso professionale?
Ho iniziato nelle più antiche pizzerie di Napoli, sin da bambino. Dopodiché, con tanto coraggio, mi ho lavorato per tre estati di fila in pizzeria: il lavoro era tosto, finivo di lavorare alle 2 di notte, ma tutto questo mi è servito per capire quanto sia duro intraprendere questa tipologia di attività.
Ho fatto molta esperienza nelle più importanti catene di ristoranti e 5 anni fa ho realizzato il mio vero e proprio sogno: aprire un locale tutto mio. Così ho iniziato l’avventura con la mia pizzeria, la “Verace Assaje”, e ad oggi ho 2 locali (Bovisio Masciago e Lissone). Spero di aprire al centro di Milano.
Sei il vincitore della sesta edizione di Master Pizza Champion. Cosa ci racconti di questa esperienza?
Come ho raccontato più volte nelle puntate, per me aver partecipato a Master Pizza Champion era già aver realizzato un vero sogno.
Che dire… avevo già partecipato ad un programma televisivo e ne sono uscito vincitore, ma ciò che ho provato nel partecipare a Master Pizza Champion è stato qualcosa di veramente unico, avevo davvero bisogno di tutte queste emozioni e di mettermi alla prova.
Ringrazio chi mi è stato accanto e i professionisti che hanno gareggiato con me!
Qual è stato il tuo punto forte nella gara?
Essere diverso dagli altri è sicuramente una mia peculiarità. È un po’ il mio cavallo di battaglia quello di differenziarmi dagli altri, non perché io sia meglio, ma perché per fare la differenza devi essere diverso: unico e soprattutto innovativo. Questo era il messaggio che volevo trasmettere. Ai giudici questo è arrivato e mi fa molto piacere che mi abbiano capito.
Quali insegnamenti ti porti dalla competizione?
I consigli che mi hanno dato i giudici durante le puntate sono stati molto importanti per affrontare le varie sfide e ne farò tesoro per le situazioni future, nonché per la mia attività quotidiana. Nessuno mai è perfetto e questa gara mi ha insegnato molto. Sono prontissimo per mettere in pratica al meglio tutti i consigli ricevuti.
C’è un ricordo in particolare che ti è rimasto impresso da questa esperienza?
Sì, in realtà ci sono due occasioni che ricordo con piacere. C’è un momento legato alla selezione per la partecipazione al programma che non dimenticherò mai. Ricordo molto bene la telefonata che ho ricevuto dagli organizzatori di Master Pizza Champion, che mi annunciavano di essere entrato a far parte della squadra.
Un altro momento che fatico a dimenticare è l’inizio del programma. Già dal primo ciak durante l’entrata in sala, ero molto agitato e durante la gara ero così teso da non riuscire nemmeno a tenere fermo il sifone! Penso si sia visto da casa!
Per chi avresti fatto il tifo tra gli altri concorrenti? Chi, invece, hai temuto di più?
I miei preferiti erano Francesco Bellocchio, Paolo Moccia e Lorenzo stecconi. Riconosco in loro tanta passione. Li vedevo dietro le quinte come erano emozionanti prima di entrare in gara! Fabio e Claudio hanno dimostrato davvero di essere dei leoni. Proprio per questo voglio fare a Fabio e Claudio i miei più sinceri complimenti. Comunque credo che anche per loro Master Pizza Champion sia stato un gran trionfo. Complimenti ancora!
Parlando della pizza dessert, una delle sfide dell’ultima puntata, ci racconti cosa ti ha spinto a proporre quella ricetta?
Come dicevo, mi ispiro spesso ai miei ricordi, cerco spunti per creare ricette originali ed emozionanti. Nel mio locale non propongo mai pizze dessert, quindi per me è stata una doppia sfida. Ho pensato alla parola “dolce”: per “me fa rima con “amore”. È proprio questo che mi ha spinto a presentare la mia “Ricordo d’infanzia”… la mia pizza è, infatti, la rivisitazione della merenda che mi preparava mio padre quando ero piccolo e sono contento che mi abbia portato fortuna in questa esperienza.
Cosa rappresenta per te la pizza? Cosa significa essere un pizzaiolo?
La pizza per me rappresenta tutto l’amore che si ha dentro e che si trasmette su ciò che si fa. Fare una pizza è qualcosa di emozionante. Ogni volta che studio una ricetta nuova trovo i ricordi più belli della mia infanzia. Scavo nel mio personale ed è così che cerco di creare la ricetta perfetta. Nella pizza dessert che ho presentato nell’ultima puntata di Master Pizza Champion, ho messo tutto l’amore che avevo su mio papà: per creare quella ricetta mi sono ispirato ad un ricordo di infanzia.
Essere un pizzaiolo è bello, credetemi, ma si devono fare tanti sacrifici, TANTI!
Parlaci della tua pizzeria. Come è nata e con quale filosofia?
La mia pizzeria nasce dalla voglia di mettermi in gioco. Ricevevo sempre tanti complimenti dai vecchi clienti dove lavoravo e, con la carica che mi mettevano i loro apprezzamenti, mi sentivo pronto per iniziare una nuova avventura.
Ad oggi sono ben 5 anni che lavoro nei i miei due locali “Verace Assaje”, a Bovisio Masciago e Lissone. Ragazzi è davvero tosta avere delle attività, non lo nego, però arrivano tante soddisfazioni
Il tuo punto di forza in cucina: cosa non deve mai mancare nel tuo locale e nella tua pizza?
Il mio punto forte è sicuramente la pizza napoletana, però sto cercando di collegare un po’ di storia e tradizione alla modernità, creando delle pizze contemporanee sia croccanti che morbide ed alveolate. Cosa non deve mancare nel mio locale? La passione, l’amore ed il sacrificio.
Come hai vissuto la finale?
Ho passato la serata con la mia famiglia, mia sorella, un po’ di amici e alcuni dipendenti più stretti. Ma non mancheranno sicuramente le occasioni per festeggiare in grande. È stato un momento indimenticabile, indescrivibile, avevo il cuore letteralmente a mille! Quando Imma ha pronunciato il mio nome ho scaricato in un secondo tutta la tensione che mi ha accompagnato fino a quel momento. Non me lo aspettavo davvero!
Impressioni post vittoria?
Mi sento sollevato, libero dal peso dell’ansia! Dalla chiamata per l’ammissione al programma fino all’ultima puntata, l’agitazione è stata parte di me. La frenesia per l’arrivo della puntata finale non mi ha dato tregua in questo periodo, ma ora ho la mente libera e la carica giusta per pensare ai miei progetti futuri, primo su tutti l’apertura di un terzo locale.
Cosa ti aspetti da qui in poi?
Spero di riuscire a trasmettere ad altri pizzaioli, ai miei collaboratori, ai clienti la mia filosofia sulla pizza, l’impegno e la dedizione che impiego per svolgere al meglio questo lavoro. Vorrei far capire che non è necessario soffermarsi per forza sul passato per produrre una buona pizza, ma che serve aspirare sempre a lasciare il proprio segno, cercando di innovare. Spesso si crede che “innovato” sia sinonimo di “complicato”, ma non è così. Si può creare un prodotto originale e innovativo che sia semplice e allo stesso tempo unico.
Cosa vorresti consigliare ai giovani pizzaioli o a chi vorrebbe intraprendere questo percorso?
Una volta che si decide di fare il pizzaiolo è fondamentale non fermarsi mai davanti alle difficoltà che si presentano. Ogni ostacolo è fondamentale per formarsi e trovare lo slancio per fare sempre di più. Quando si crea una pizza bisogna studiare ogni singolo ingrediente, dalle materie prime fino al piatto. Studiare nuove tecniche e nuovi prodotti, sdoganandosi da concetti antichi. L’esperienza è sicuramente fondamentale, ma un libro fa sempre bene per migliorarsi. Io non mi sento arrivato dopo questa vittoria: sento che posso fare di più.
Crediti: Andrea Barbui