Il ristorante del futuro è vegano?
In Italia quasi una persona su dieci è vegana o vegetariana. Lo rivelano i dati del Rapporto Italia 2021 di Eurispes. Secondo i risultati dell’indagine annuale, vegetariani e vegani sono infatti l’8,2% della popolazione, in leggero calo rispetto all’8,9% del 2020 (percentuale più alta mai registrata), ma ancora sopra la media del periodo che va dal 2014 ad oggi (7,5%). Sembra proprio evidente che l’alimentazione a base vegetale non rappresenti, come spesso si tende a credere, una moda passeggera. Andando nello specifico, la scelta di un’alimentazione di tipo vegetariano, quindi persone che scelgono di non mangiare carne e pesce, pur continuando ad alimentarsi di derivati animali, riguarda il 5,8% della popolazione; i vegani invece, che escludono dalla propria alimentazione qualsiasi tipo di derivato animale, arrivano al 2,4%.
Veganismo: Megatrend
Definito dagli esperti un vero e proprio “megatrend”, una tendenza in grado di determinare cambiamenti a lungo termine sull’economia globale, è evidente che l’impatto nelle cucine di tutto il mondo non deve essere trascurato. Al momento in Italia compaiono 2 ristoranti “Veg” sulla guida Michelin, ma di ottimi ristoranti che puntano su questo settore se ne possono trovare veramente tanti in Italia, complici anche la qualità della cucina mediterranea e la bontà delle materie prime locali.
La fascia d’età della popolazione vegana risulta principalmente composta da soggetti di età compresa tra i 26 e i 45 anni: questo significa che gastronomia e ristorazione vegan hanno un futuro promettente. È il settore più a prova di futuro che l’industria alimentare possa immaginare.
Rational: un partner di fiducia
La rilevanza di questo trend non è passata inosservata dall’azienda tedesca, che già da tempo si è affiancata a chef e imprenditori per testare la qualità e l’efficacia delle proprie attrezzature sui prodotti a base vegetale.
Un esempio è quello di Julian Hallet e Robin Drummond sono fondatori di Happy Ocean Foods, azienda che produce quelli che a tutti gli effetti possono sembrare gamberi, ma non lo sono. Sono invece dei sostituti vegetali a base di alghe rosse e verdi, fagioli mung, soia, sale marino e sciroppo di agave.
Lo chef stellato e Corporate Culinary Expert di RATIONAL, Florian Hartmann, assieme a Sascha Barby, Senior Director Global Culinary Experts dell’azienda tedesca, non si sono fatti scappare l’occasione di scoprire se il sapore fosse realmente quello che ci si aspettava e hanno cominciato a fare test e a cucinare a tutto spiano: al termine hanno convenuto che i gamberi vegetali possono assolutamente reggere il confronto con quelli veri, sia per la loro consistenza che per il sapore.
Spazio alle attrezzatura
Ma in che modo le attrezzature RATIONAL trovano spazio e danno il meglio in questo settore? Sicuramente con la cottura a bassa temperatura, ideale per i preparati a base vegetale come ad esempio il tofu, o con la cottura a vapore, che permette al contempo la standardizzazione dei risultati e la massima valorizzazione della verdura, che mantiene inalterate tutte le proprietà nutritive e la brillantezza dei colori. Senza trascurare le innumerevoli ricette con i cereali che, grazie all’intelligenza e alle funzioni speciali di iCombi, possono essere cucinate contemporaneamente, sia in cottura semplice che aromatizzata, permettendo considerevole risparmio sia in termini di tempo che di consumi.
Questo spalanca le porte ad una visione di sostenibilità a 360°. Il futuro che ci aspetta pone maggiore attenzione all’ambiente, sia da parte dei produttori che dei consumatori. E la buona cucina può giocare un ruolo da protagonista anche in questo.