L’approccio cibo-bambino è sempre abbastanza traumatico specialmente nei primi anni di età: in modo particolare con alcune tipologie di vegetali e pesci. Come trasformare questo piccolo disagio in un’opportunità di approccio al cibo sano, salutare e piacevole per i bambini al ristorante?
Qualche consiglio in cucina quando ci sono bambini al ristorante
Sia che ci troviamo tra le mure domestiche o in un locale stellato, le preparazioni per i bambini al ristorante devono essere colorate, invitanti (magari composte da qualche disegno di cartone animato o eroe televisivo) e, infine, meglio se frammentate in piccoli bocconcini: poco professionale per uno chef ma pratico ai fini degustativi onde evitare l’intervento della mamma o terze persone in genere.
Occorre agevolare al massimo il momento del pasto, determinante ai fini del successo dell’intero nucleo famigliare: un bambino felice e contento è di ottimo auspicio.
Ad esempio, frullare un minestrone di verdure e decorare il piatto con stelline di pane tostato o in una forma simpatica è sicuramente un’idea apprezzata.
Quando in una struttura ricettiva alberghiera o ristorativa arriva una famiglia con bambini, lo chef si prepara mentalmente a cucinare piatti più semplici o espressi, ciò dipende da molteplici fattori:
- intolleranze alimentari: le più comuni sono al glutine, al lattosio e, sempre più frequentemente, alle uova;
- preparazioni specifiche: un medico prescrive una dieta nutrizionale personalizzata o indica una scaletta di ingredienti da somministrare al bambino con indicati cotture e orari;
- freschezza dei piatti: la cucina espressa è sempre più richiesta per assicurarsi di cucinare al momento e non di avere cibi già pronti o confezionati precedentemente.
Ma ci sono anche altri servizi a disposizione per le famiglie oltre a quelli per i bambini al ristorante
Per ovviare a incomprensioni o disagi per lo chef e la sua brigata, molti hotel si sono attrezzati con una piccola cucina, separata e sprovvista di personale specializzato, esclusivamente dedicata alle mamme: a disposizione generalmente c’è un forno a microonde per scaldare minestrine o passati, lavandino, piastra induzione e fornetto.
Anche le ultime tendenze in fatto di compleanni stanno mutando notevolmente: sembra tramontato il classico clown con qualche stella filante e piccoli divertimenti per bambini. Ora è tempo di un party con lo chef, in cui il festeggiato e gli invitati si cimentano nella creazione di vere e proprie ricette gastronomiche. In queste feste, la realizzazione della torta risulta vincente e molto coinvolgente, con la possibilità di scrivere il proprio nome decorandolo come una vera lezione di cake design.
Cucinare per i bambini e… con i bambini!
E così la voglia di mettere le mani in pasta dei più piccoli si sta diffondendo in tutta la penisola in assoluta parità di sessi e non è solo il fatto produttivo di cucinare, c’è di più: i benefici derivanti da tale attività sono l’aumento dell’autostima, lo sviluppo cognitivo e lo sviluppo della manualità. La sicurezza è il precetto principale: mai perdere di vista i bambini, le loro azioni e i pericoli a cui potrebbero incombere (acqua bollente, fuochi caldi, coltelli).
In cucina i pericoli sono tanti e sempre in agguato, ma a seconda dell’età i bambini imparano rapidamente ad affrontarli.
La cucina favorisce la socializzazione e l’educazione
Educare il bambino alla preparazione degli alimenti significa favorire il suo desiderio, la sua curiosità e, in generale, il proprio percorso naturale di autostima perché passa gradualmente da essere nutrito, a imboccarsi da solo, per poi cucinare del cibo per sé e per gli altri.
A questo si aggiunge il beneficio cognitivo: il tempo trascorso in cucina ha infatti la stessa dignità del tempo scolastico, ed è anche multidisciplinare perché offre notevoli spunti di osservazione e novità. Per un bambino è difficile la comprensione del frazionamento e le maestre ricorrono all’esempio della torta suddivisa in parti uguali: se la torta, anziché disegnata in un foglio o lavagna scolastica, viene preparata in laboratorio, sarà più facile focalizzare tempi e passaggi della ricetta.
Ogni singolo movimento delle dita della mano e del corpo, sono importanti ad aumentare la manualità, la disinvoltura e la sicurezza nelle proprie azioni. Il mangiare sano è argomento parallelo a tutto ciò e visto il numero crescente di bambini in sovrappeso, la manipolazione potrebbe essere la chiave di svolta del divertimento anche portando qualche ingrediente sgradito o poco amato alla bocca come i bambini sono soliti a fare. Lo scopo di far “lavorare” i bambini è la socializzazione: in cucina si impara il piacere di stare insieme, di convivere con gli altri e di rispettare le regole seguendo la ricetta stabilita.
Bambini al ristorante o casa: mangiare e cucinare sono attività fondamentali
Non migliora solo il rapporto tra compagni: a trarre giovamento è anche quello con i genitori. Cucinando insieme viene fuori il carattere delle persone, le insicurezze e le perplessità, e poi si instaura una conversazione più confidenziale e profonda soprattutto se si è fermi ad eseguire un lavoro stabile come la produzione di pasta fresca o pasticceria.
Ultimo ma preziosissimo insegnamento, alla fine del compleanno o della festa-lezione, si mette in ordine perché ognuno deve terminare con la pulizia il proprio operato: regola professionale fondamentale sia in cucina che nella vita e poi ogni cuoco si riconosce da come lascia pulita la cucina.
Al termine, inoltre, non bastano più caramelle o dolciumi vari, serve come ricordo un selfie fatto con tutti i festeggiati. Purtroppo però, questa tipologia è abbastanza dispendiosa e non tutte le famiglie possono permettersi certi privilegi. Per questo sono in costante aumento le domande delle feste solidali. Il progetto di organizzare feste gratuite per le famiglie include l’animazione, la merenda, la torta e un regalo al festeggiato, spese coperte interamente da sponsor.
