In seguito alla polemica alzata sul marchio Birra Ichnusa, accusato di aver immesso nel mercato una produzione contaminata, anche l’azienda dice la sua. La notizia era stata riportata anche in un nostro articolo, al quale seguono le dichiarazioni dell’azienda. I dati registrati da Ichnusa, infatti, escludono qualsiasi tipo di contaminazione.
La parola al marchio Ichnusa: la birra è sicura
La birra prodotta nel birrificio di Assemini (CA) e l’acqua utilizzata come suo ingrediente sono sane e sicure.
“Le analisi che conduciamo regolarmente nel Birrificio e quelle realizzate da soggetti terzi non rilevano quantitativi di contaminanti pericolosi per la salute.” È quanto Matteo Borocci, direttore del birrificio Ichnusa di Assemini (CA) nel commentare le analisi sui livelli di fluoruro in alcuni campioni di birra Ichnusa pubblicate dai media.
Il birrificio effettua regolarmente le sue analisi presso laboratori certificati. È dimostrato che le birre prodotte ad Assemini sono sicure e in regola, sia per gli altissimi standard qualitativi e di sicurezza di Ichnusa, sia per i limiti di legge fissati dalla normativa di riferimento.
Acqua sicura e controllata, nessun valore è fuori posto
Nel corso degli ultimi 5 anni, il birrificio Ichnusa ha effettuato regolarmente oltre 50 analisi delle acque utilizzate per la produzione della birra. Sono stati esamina tutti i parametri, inclusi i fluoruri. Le tracce (termine già di per sé eloquente) di fluoruri rilevate sono sempre state minime. In media 8 volte inferiori ai limiti di sicurezza per le acque identificati dalla normativa di riferimento (D.Lgs. Governo 2 febbraio 2001, n. 31) e 5 volte inferiori ai valori medi di fluoro nelle acque italiane stimati dall’Istituto Superiore di Sanità.
“L’acqua è un ingrediente fondamentale per la birra, per questo la facciamo analizzare con massima attenzione e sempre da laboratori certificati. La attingiamo da 5 pozzi ubicati nel nostro sito produttivo, direttamente collegati ad una falda artesiana di profondità. Elemento, questo, che ci dà ulteriori garanzie di sicurezza su contaminazioni o inquinamento rispetto a una falda superficiale. Inoltre, il nostro birrificio è dotato di un impianto ad osmosi inversa che purifica ulteriormente l’acqua, rendendola perfetta per produrre la nostra birra.”
Accuse false verso Ichnusa smentite anche dalle analisi
Le informazioni diffuse sulla birra Ichnusa sono invece false e basate su dati non scientificamente attendibili. Per supportare una tesi, sono state realizzate analisi su pochi campioni di birra, con risultati discrepanti tra loro e con un metodo di scarsa affidabilità. Infatti, le prove sono state eseguite sul prodotto finito utilizzando però una metodologia certificata e attendibile solo se applicata all’analisi dell’acqua. Rispetto all’acqua, la birra contiene anche altri componenti che interferiscono con le rilevazioni di fluoruro e portano a sovrastimarne le quantità. Secondo Neotron, tra i più importati laboratori per analisi chimiche, fisiche e microbiologiche al mondo, “Analizzare campioni di birra utilizzando questi metodi sviluppati per analisi di acque, potrebbe portare a risultati non affidabili.”
Salute e sicurezza sono i valori cardine di Birra Ichnusa
Per questo, non esistono analisi certificate per la ricerca di fluoruri nella birra. La legge prevede limiti di sicurezza sull’acqua: infatti i controlli sui fluoruri commissionati dal birrificio di Assemini si fanno sempre sull’acqua e non sul prodotto finito.
I dati in possesso di Ichnusa non indicano quindi ragioni di allarme. Il birrificio continuerà a monitorare con attenzione ogni situazione che possa mettere a rischio la salute dei consumatori e la sicurezza delle sue persone.
“Il tema della sicurezza alimentare per noi è da sempre di estrema importanza, commenta Matteo Borocci.
Siamo in prima linea per proteggere e tutelare la natura della Sardegna e rendere la nostra produzione sempre più sostenibile. Per questo ci batteremo per la corretta informazione dell’opinione pubblica su temi importanti e al centro della nostra agenda come la sostenibilità della produzione, la tutela della salute delle persone, il rispetto dei territori.”