Affettatrici professionali: come riconoscere una macchina di qualità

In ambito professionale l’acquisto di un’affettatrice è un investimento importante per la preparazione di tagli eccellenti e per l’efficienza del lavoro quotidiano. E’ fondamentale scegliere il modello migliore per le esigenze della propria attività, ma anche riconoscere le caratteristiche che denotano le affettatrici di qualità e quelle di gamma alta.

Affettatrici professionali tarate sulle esigenze dell’operatore

I produttori specializzati generalmente offrono un’ampia scelta di affettatrici professionali, tarate sulle esigenze di utenti diversi. Naturalmente è possibile scegliere fra modelli inclinati, per chi ha bisogno di velocità e comodità d’uso, o affettatrici verticali, che si distinguono per precisione e qualità dei tagli e possono essere ordinate con carrelli per carne.

Affettatrici professionaliSono disponibili apparecchi manuali, elettrici e automatici, che offrono vantaggi diversi, nonché lame di diametri che variano in base alla dimensione degli alimenti da affettare. Quando si ha necessità di tagliare prosciutti interi, ad esempio, sarà necessario un modello performante con una lama dai 300 mm in su.

Ma le differenze non si fermano qui. Per chi intende usare l’affettatrice in vista, di fronte ai clienti, è essenziale che abbia un coprilama esterno per evitare eventuali schizzi durante un uso prolungato. Se invece l’apparecchio viene usato in cucina, il coprilama può essere interno, con il vantaggio di un perfetto allineamento fra la vela e la lama. In questo caso la lama non scaverà il prodotto, che non dovrà essere riposizionato fra un taglio e l’altro.

Per affettare prodotti diversi dai salumi o dalla carne, inoltre, possono essere ordinate lame teflonate, adatte anche a formaggi e ad altri alimenti collosi, o dentate, per il pane. Grazie a una serie di accessori appositi, come le slitte per pesce o i tubi per le verdure, con le macchine di alta gamma è possibile affettare rapidamente e con ottima precisione un gran numero di alimenti diversi.

Componenti e materiali di alta qualità

Un elemento importante per definire la qualità di un’affettatrice professionale sono i materiali in cui è realizzata.

Per quanto riguarda la struttura dell’apparecchio, il materiale in assoluto più durevole e resistente ai processi di ossidazione è l’alluminio anodizzato. Rispetto all’acciaio inox, che può essere soggetto a processi di ossidazione quando presenta graffi, il trattamento di anodizzazione va più in profondità e di conseguenza rende la macchina sostanzialmente immune alla ruggine. La maggior parte delle affettatrici di alta qualità per questo motivo sono realizzate in alluminio anodizzato.

Un altro fattore nella determinazione della qualità dell’apparecchio è la tipologia di fusione usata per la realizzazione delle singole parti metalliche. Le affettatrici i cui elementi sono stati realizzati in fusione per gravità, generalmente presentano prezzi più elevati, ma anche una maggiore durevolezza e comodità d’uso.

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Affettatrici professionali

Innanzitutto, la fusione per gravità, a differenza della pressofusione, permette l’uso di leghe metalliche di qualità più alta e quindi più resistenti. Inoltre produce macchinari dalle superfici arrotondate, che come vedremo sono più facili da pulire.

Nel caso di affettatrici che verranno usate per tagliare alimenti di grandi dimensioni o dal peso elevato, è essenziale che il carrello sia molto scorrevole e che le boccole usate siano di alta qualità. Anche nel caso di modelli di cui non verrà fatto un uso intensivo, un’ottima scorrevolezza del carrello influisce positivamente sull’esperienza d’uso.

Non ultimo, la qualità delle lama e del motore è un altro criterio importante nella scelta di un’affettatrice professionale di alta gamma. Il motore dovrebbe avere una potenza minima di 150 Watt in tutti i modelli professionali, ma nel caso sia previsto un uso intensivo è utile scegliere una macchina con prestazioni superiori, fino ad arrivare eventualmente ai 400 Watt.

Facilità d’uso e di manutenzione

Una macchina che viene usata quotidianamente verrà pulita molto frequentemente. Se l’affettatrice è stata progettata con l’idea di semplificare queste operazioni, sul lungo termine permetterà di risparmiare molto tempo e fatica. Ci sono due caratteristiche che rendono un’affettatrice semplice da pulire:
• La facilità con cui può essere smontata, che permette di pulire separatamente i vari elementi in breve tempo.
• La presenza di superfici arrotondate, che impediscono allo sporco di depositarsi in angoli e spigoli difficilmente raggiungibili.

Affettatrici professionali

 

Un altro elemento che semplifica l’uso dell’affettatrice in ambito professionale è la scelta di un apparecchio con tecnologia IoT. In questo caso sarà possibile monitorare comodamente una serie di parametri, fra cui:

  • tutti i consumi dell’apparecchio,
  • la raccolta dei log, che permettono al cliente di controllare l’utilizzo delle macchine,
  • avvisi sulla necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Inoltre in situazioni di emergenza come un blocco o danneggiamento l’utente verrà notificato immediatamente sia per email che per telefono. Anche il rischio che l’affettatrice rimanga inavvertitamente accesa per tempi prolungati, danneggiando il motore, viene annullato grazie alla tecnologia IoT.

A cosa fare attenzione prima dell’acquisto di un’affettatrice

Innanzitutto è essenziale che l’affettatrice sia certificata per uso professionale e che corrisponda alle specifiche esigenze del cliente, come abbiamo visto nella prima sezione dell’articolo. Tuttavia è utile fare attenzione anche ad alcuni accorgimenti aggiuntivi:

  1. La capacità di taglio della lama e del carrello. Il diametro della lama da solo non determina la capacità di taglio dell’apparecchio, che dipende anche dalle dimensioni del carrello. Per alcuni modelli è possibile montare lame di dimensioni diverse sulla stessa macchina, ma in questo caso è importante accertarsi che la presenza di una lama più grande non porti a una riduzione della capacità del carrello. È quindi fondamentale valutare sia il diametro della lama che la lunghezza del carrello, in relazione alla lunghezza e all’altezza dei prodotti che si prevede di affettare. Inoltre, nelle affettatrici a gravità, va consultata attentamente la scheda tecnica, perché l’inclinazione dell’apparecchio porta generalmente a una riduzione nella capacità di taglio, rispetto a quella prevedibile sulla base del diametro della lama.
  2. Le dimensioni dell’apparecchio. Nelle cucine professionali in genere si fa uso di tavoli da 70 cm. Ove possibile è utile scegliere un’affettatrice le cui dimensioni complessive rientrino comodamente in queste superfici, in modo da poterla collocare facilmente negli spazi già disponibili. Per motivi di sicurezza, inoltre, è importante che l’apparecchio non sia posizionato troppo vicino alle pareti e che disponga di un’area libera circostante di almeno 10 cm per assicurare una corretta aerazione.
  3. L’assistenza nell’acquisto e nel post vendita. Nella scelta del produttore da cui acquistare l’affettatrice è utile anche considerare l’assistenza offerta sia nella fase d’acquisto che soprattutto nel post vendita. Ottenere un buon supporto nella scelta del modello aiuterà a trovarne uno che corrisponda esattamente alle esigenze d’uso dell’attività. Un’assistenza tecnica rapida e affidabile, invece, garantisce la pronta risoluzione di qualsiasi problema.

Conclusioni

Nella scelta di un’affettatrice professionale è importante considerare sia le esigenze d’uso dell’attività, che alcuni parametri oggettivi di qualità, durevolezza e usabilità. Rivolgendosi a produttori e rivenditori esperti e affidabili è possibile trovare modelli di alta gamma perfettamente tarati sui bisogni della propria attività.

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Crediti foto: SIRMAN SpA


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