L’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto si è fatta promototrice dell’iniziativa volta a sostenere le produzioni italiane di riso mediante l’utilizzo di varietà nostrane e la diffusione della conoscenza delle nostre specialità. La mission è stata pensata insieme a Chic, alla Federazione Italiana Cuochi, a Jeunes Restaurateurs Italia, a Le Soste e all’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Tutti loro si sono uniti con un unico obiettivo comune: far capire ai consumatori l’importanza di utilizzare materia prima locale.
Il riso italiano: una risorsa preziosa
“Il riso italiano è una risorsa preziosa e noi italiani lo sappiamo bene. Da sempre siamo il primo produttore europeo, con oltre cento varietà coltivate e un milione di tonnellate prodotte nell’ultima campagna. Ogni varietà si declina in una tradizione culinaria che racconta un pezzo del nostro territorio: dal supplì all’arancina, dalla paniscia al risotto, dal sartù alla tiella, specialità diverse che uniscono lo Stivale delineandone la storia, la cultura, l’identità” sostengono.
Cosa fare per supportare i produttori italiani
“Lo sforzo quotidiano è volto alla valorizzazione delle nostre produzioni, proponendole costantemente nelle ricette che contraddistinguono l’Italia. In sinergia con tutta la filiera, enti e istituzioni, intendiamo continuare su questa strada rafforzando la promozione di questo nobile prodotto anche in contesti internazionali – continuano.
“C’è grande aspettativa da parte di tutta la filiera sulle politiche europee a supporto di un settore che sempre di più soffre della globalizzazione dei mercati. Occorre, ora più che mai, qualificare questo prezioso alimento, tutelarlo dalle logiche di un mercato che punta al mero profitto a scapito della qualità e della biodiversità. Confidiamo – concludono dall’Associazione – in una saggia decisione dell’esecutivo comunitario. In ogni caso, saremo sempre di supporto al governo nella promozione del made in Italy, mettendo a disposizione il nostro sapere e la nostra creatività, ognuno con le proprie competenze e campi di azione”.
Fonte: Labitalia, Today