Tante promesse con false speranze. Le chiusure salveranno il Natale, i ristori arriveranno per tutte le attività danneggiat, è necessario chiudere i luoghi più a rischio per combattere il virus. Così si è perso il Natale e anche i mesi successivi. L’Ho.re.ca è stata chiusa, nonostante tutti i protocolli di sicurezza che da mesi le attività commerciali hanno adottato.
È cambiato anche il Governo e ha proseguito con simili strategie. Nonostante ciò il Covid è in aumento e ormai, è quasi certo, bloccherà anche la Pasqua. Con misure più restrittive in arrivo, come già anticipato dal Ministro Speranza. Nel frattempo, i dati si fanno sempre più preoccupanti.
Infatti il fatturato 2020 segna il -37% sul 2019. Colpendo duramente le aziende di distribuzione Ho.re.ca.. Si registrano picchi oltre il 40% nei territori e città d’arte con alta vocazione turistica. Mentre la ristorazione è allo stremo e le sole aperture a pranzo e l’asporto non bastano a compensare un anno tremendo.
“Abbiamo ricominciato l’iter istituzionale con i nuovi referenti delle commissioni parlamentari di nostra competenza, a seguito della caduta del precedente Governo. E per i prossimi giorni stiamo organizzando il calendario degli incontri per rimarcare il grande disagio delle nostre aziende.” ha dichiarato Caso, il Presidente di Italgrob.
Inoltre, Caso prosegue: “La filiera Ho.re.ca continua a subire le conseguenze più devastanti di questa emergenza. Siamo, insieme al comparto dell’accoglienza turistica, allo stremo. Eppure se siamo chiusi e i contagi continuano ad aumentare, forse è il momento di comprendere che il problema non è l’horeca. Abbiamo affermato più volte, soprattutto vedendo le scene degli assembramenti per strada e nei grandi centri, che i locali sono luoghi più che sicuri. E che garantiscono il distanziamento e il numero massimo di persone.”
Dino Di Marino Direttore generale Italgrob conclude: “La situazione è paradossale. Adesso è a rischio anche la Pasqua e l’indotto che genera. Chiediamo al Governo di valutare attentamente le nuove misure restrittive da mettere in atto. È necessario, almeno nelle aree di colore giallo, permettere ai locali di riaprire la sera, in sicurezza per i consumatori e per i lavoratori del fuori casa”.