Il Governo sta studiando un DPCM con nuove misure restrittive per rallentare la diffusione del Covid-19. Entro mercoledì 07 ottobre 2020 sapremo le decisioni prese dal Governo per limitare una seconda ondata di contagi.
Di recente, la curva dei contagi è cresciuta e preoccupano gli assembramenti, da cui potrebbero nascere altri focolai. Ecco perché il Governo sta discutendo nuove misure, viste come una stretta necessaria per evitare l’ulteriore diffusione del virus. E i rischi di una nuova quarantena generalizzata.
Ristoranti e bar sono i primi a rischiare una nuova chiusura. All’orizzonte, quindi, un possibile coprifuoco per bar, pub, ristoranti e palestre.
Il nuovo decreto verrà comunicato nella serata di lunedì 05 ottobre 2020 dal Consiglio dei Ministri. Il Governo dovrebbe estendere anche l’obbligo della mascherina all’aperto su tutto il territorio italiano.
Nel mentre, in Parlamento, si discuterà anche della necessità di estendere lo stato di emergenza fino al 31 gennaio. Così, il Governo avrà i poteri necessari per gestire la situazione nel caso in cui si verifichi una seconda emergenza.
Cosa prevede il nuovo DPCM
Secondo il Corriere della Sera, il nuovo DPCM avrà nuove misure restrittive. Eccole:
1. Palestre, centri estetici, discoteche, cinema e teatri: dovrebbero limitare la presenza di persone all’interno. Se non addirittura, chiudere. Si stanno studiando anche nuove modalità di accesso per gli eventi pubblici.
2. Ristorazione: se i contagi peggiorano, si imporrebbe di nuovo alcune misure. Come: distanziamento tra i tavoli e chiusura anticipata alle 22.
3. Attività commerciali: forse verrebbero nuovamente chiuse.
4. Scuola e attività produttive: resteranno aperte.
5. All’aperto: si dovrebbe imporre l’utilizzo della mascherina anche all’aperto e in qualunque situazione ci si trovi.
6. Trasporti: autobus e treni non potranno viaggiare con più dell’80% di posti a sedere occupati.
I controlli per il rispetto dell’obbligo di mascherina all’aperto saranno molto rigidi. Per chi non la indossa (o non indossa in modo corretto) sono previste sanzioni che vanno da 400 fino a 3.000 euro. Il tutto a discrezione delle autorità competenti.
Le Regioni potranno applicare misure ancora più restrittive se lo ritengano necessario. Soprattutto se il trend dei nuovi casi dovesse salire ulteriormente.
A rischiare sono ristoranti e bar
Le nuove misure saranno impostate per evitare assembramenti. Forse anche gli incontri verranno limitati a un tot numero di persone. L’ipotesi più papabile è che bar e ristoranti potrebbero dover chiudere alle 22.
Forse, inizieranno gradualmente anche le chiusure, partendo dai cinema, i teatri, le palestre. E proseguendo con centri estetici, parrucchieri, bar e ristoranti. Per ultimi gli esercizi commerciali.
Per il momento non sarebbe ancora stato preso in considerazione un nuovo blocco dei confini regionali.
Tutto è ancora in forse. Solo nelle prossime settimane si potrà delineare l’andamento. E questo porterà a delle scelte che sicuramene terranno conto anche dell’impatto che la riapertura delle scuole ha avuto sulla curva epidemica. Infine, con l’arrivo della stagione autunnale il governo sta potenziando i letti nei reparti di terapia intensiva.
I ristoratori si fanno sentire. E anche gli Chef Stellati dicono la loro contro la chiusura dei locali alle 22. Anche la Fipe si schiera contro l’ipotesi sui limiti alle aperture. Il settore è già in crisi e ci si auspica che si trovi un accordo che non incida pesantemente sul settore.