Il bilancio delle feste. Quanto hanno speso gli italiani a Natale?
Coldiretti ha realizzato uno studio molto interessante sui consumi durante le festività natalizie 2017. Ecco il bilancio delle feste che è emerso! Gli Italiani hanno speso a tavola quasi 2,5 miliardi di euro per i cibi e le bevande. Si tratta di quanto consumato tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale che quasi nove italiani su dieci (86 per cento) hanno trascorso a casa con parenti o amici.
È questo il bilancio delle feste che conferma, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno, come gli Italiani non rinuncino all’appuntamento più tradizionale dell’anno. A prevalere è il Made in Italy, con i cibi esotici e fuori stagione praticamente scomparsi dalle tavole dove invece hanno la meglio il bollito, i polli arrosto, i cappelletti in brodo, le pizze rustiche e i dolci fatti in casa, con il record di una media di 3,3 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
Spumante e panettone sempre in testa
Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per quasi nove italiani su dieci (90%) a pari merito con la frutta locale di stagione, mentre il panettone con il 76% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 70%. La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti nazionali con una spesa stimata – conclude la Coldiretti – in 900 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi. La spesa per lo spumante, il vino e le altre bevande si aggira complessivamente a 450 milioni di euro. 300 milioni di euro sono invece stati spesi per i dolci, con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria. Gli altri numeri delle spese: 500 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 200 per pasta e pane e 150 milioni di euro per formaggi e uova.
Oggi l’88% degli Italiani si metterà a tavola con gli avanzi rimasti sulle mense imbandite per cenoni e pranzi di Natale che vengono riutilizzati in cucina anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali.
Fonte: Coldiretti
