Il sito web è sicuramente un’ottima vetrina per un ristorante, ma rischia di diventare uno strumento scarsamente visibile se manca un’area dedicata ai contenuti. Questo è uno dei motivi per cui un ristorante dovrebbe destinare una sezione del proprio sito web al blog.
Spesso, le aziende ristorative rinunciano a priori al blogging perché ritengono di non avere tempo né competenze per curare i post. Il primo step, dunque, consiste nell’individuare una risorsa a cui affidare questo lavoro. In alcuni casi, si ricorre a personalità già esperte nel settore di pertinenza (uno chef, ad esempio). Se da un lato si ha la certezza di aver individuato una persona competente in ambito ristorativo, dall’altro vanno valutate le capacità di scrittura, sia a livello grammaticale, sintattico ed ortografico, ma anche dal punto di vista tecnico.
Affinché un blog per ristoranti abbia successo ed ottenga seguito, è richiesta, a monte, la presenza di una strategia di content marketing studiata nei minimi dettagli. Prima di cominciare a scrivere articoli è importante chiarire alcuni punti: quali argomenti saranno trattati nel blog per ristoranti? Quanti contenuti verranno pubblicati in una settimana/mese?
Un blog coerente e con una linea editoriale ben precisa è destinato a rafforzare l’autorità del brand. La gamma di contenuti pubblicabili, soprattutto in un settore sempre in evoluzione come quello ristorativo, è ampissima: dalle ricette alle ultime tendenze culinarie, dagli approfondimenti su questioni legate al mondo alimentare ai consigli per una dieta sana ed equilibrata.
Inoltre, è importante costruire una solida rete di relazioni con aziende del settore, anche attraverso la condivisione e la partecipazione ad eventi locali. Anche l’occhio, come sempre, vuole la sua parte. Questo significa che il blog deve essere costruito professionalmente dal punto di vista del design ed avere un tema grafico distintivo. I contenuti per il blog devono essere sempre corredati da immagini di alta qualità.
Aprire un blog per ristoranti significa innanzitutto scrivere contenuti per le persone. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. La creazione dell’engagement passa per la presenza di pulsanti di condivisione per i social media o per la realizzazione di contenuti aperti, come sondaggio concorsi di ricette, e in grado di suscitare delle risposte da parte del pubblico. La stagionalità è un fattore molto importante per chi lavora nella ristorazione. Questa leva può essere sfruttata anche nel blogging.
In estate, ad esempio, potrebbe essere appropriata la scelta di pubblicare articoli legati ai migliori cibi per combattere il caldo. Anche le festività religiose potrebbero essere un’occasione per la realizzazione di contenuti ad hoc (le migliori ricette natalizie, se ci troviamo nel periodo che precede il Natale).
È importante, inoltre, che attraverso il blog l’attività mostri la propria personalità e trasmetta il proprio punto di vista. La presenza di titoli forti è una condicio sine qua non per attirare l’attenzione del lettore. I testi vanno sempre formattati, suddividendo la trattazione in paragrafi e aggiungendo, laddove necessario, elenchi e parole in grassetto. Applicando questi consigli, qualunque ristorante potrebbe beneficiarne soprattutto in termini di miglioramento della visibilità e della reputazione, ma anche di crescita della quota clienti.
Il blog permette di stabilire una relazione stabile con gli utenti, un rapporto basato su un interscambio continuo di opinioni, idee ed esperienze. Del resto, non è proprio la ricerca di nuove esperienze la leva fondamentale che guida le azioni del consumatore del terzo millennio?