Bonus Ristorazione: Fipe denuncia i ritardi nell’erogazione del contributo

A settembre 2020, era in discussione il Bonus Ristorazione che prevedeva 600 milioni di euro destinati ad alcune attività ristorative – come pizzerie, ristoranti e altri locali – che rientravano in determinati codici Ateco. Infatti, poi, ad ottobre 2020, il Senato aveva approvato il Bonus Ristorazione estendendo anche i codici Ateco che potevano fare richiesta.
 
Così l’articolo 58 del D.L. 104/2020 (Decreto Agosto), ha istituito un contributo a fondo perduto a favore dei ristoratori con lo scopo di sostenerne la ripresa e la continuità della attività. Ma anche di ridurre lo spreco alimentare, valorizzando la materia prima del territorio. Infatti, include i prodotti vitivinicoli, quelli di filiere agricole e alimentari anche DOP e IGP.
 
Da metà febbraio 2021, poi, in teoria avrebbero dovuto iniziare ad essere erogati i pagamenti tramite Poste a chi aveva fatto richiesta per avere il contributo. Ma sembra essere tutto fermo. Gli oltre 46 mila imprenditori della ristorazione che hanno chiesto il contributo a fondo perduto per l’acquisto dei prodotti agroalimentari italiani, non hanno ancora ricevuto quanto promesso. E questo nonostante siano passati tre mesi dall’ultima data utile per la presentazione delle domande, fissata per il 15 dicembre scorso.
 
Fipe-Confcommercio prende le difese dei ristoratori: “Ci era stato garantito che entro la fine di gennaio sarebbe stato effettuato il pagamento dell’anticipo del 90% sugli acquisti dei prodotti agroalimentari. Neanche a metà febbraio i ristoratori hanno visto un euro. Chiediamo un intervento immediato da parte del neo ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli: in ballo ci sono oltre 345 milioni di euro, fondamentali per un settore messo in ginocchio dalle misure di contenimento del Covid-19. Non dimentichiamoci, inoltre, che il plafond complessivo raggiungeva i 600 milioni di euro. Queste risorse non possono essere perse, ma vanno immediatamente riallocate a sostegno della filiera agroalimentare”.