Nuovi occupati nella ristorazione, il profilo più cercato è il cameriere

Il mondo della ristorazione è in fase di ripresa, ma la luce che guida questo cammino è accompagnata da ombre. Nonostante l’occupazione sia tornata ai livelli pre-pandemici, con 987 mila addetti, il 60% degli imprenditori lamenta gravi difficoltà nel reperimento di personale, in particolare per quanto riguarda il personale di sala e la figura del cameriere.

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Sfide e opportunità per la figura del cameriere in un settore in crescita

Il trimestre in corso richiede oltre 150mila profili, ma la carenza di candidati rischia di frenare il percorso positivo intrapreso. Questo scenario è influenzato anche dal crescente aumento dei consumi fuori casa, che nel 2023 è previsto raggiungerà i 89,6 miliardi di euro correnti, rispetto agli 83,5 miliardi del 2022. Nonostante ciò, a prezzi costanti, il settore è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici. Il settore della ristorazione continua ad essere attrattivo per diverse categorie. L’imprenditoria femminile trova un terreno fertile, con il 21,4% delle imprese guidate da donne. Anche tra i giovani, il settore è particolarmente affascinante, con una impresa su dieci amministrata da giovani under 35. Questi dati sottolineano la centralità dei pubblici esercizi e la rilevanza delle sue 334 mila imprese per l’economia nazionale.

Il cameriere è un ruolo centrare in un locale

In questo contesto, la figura del cameriere emerge come centrale. Con la domanda di personale in costante aumento, la professione di cameriere diventa sempre più cruciale per la buona riuscita dei locali. Tuttavia, la mancanza di candidati rappresenta una sfida significativa che potrebbe influenzare il percorso positivo intrapreso dal settore.

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Nonostante la rilevanza economica, il settore della ristorazione affronta una relazione ambivalente con i mezzi di informazione e comunicazione. Il presidente di Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi)-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, sottolinea che, sebbene il settore goda di un’esposizione mediatica marcata, spesso si ferma alla superficie, con una spettacolarizzazione che trascura l’impegno, il sacrificio e i valori di un settore complesso.

Le retribuzioni nella ristorazione

Mentre il settore affronta queste sfide, uno studio di Fipe-Confcommercio dimostra che le retribuzioni garantite dal contratto collettivo nazionale del lavoro del settore sono superiori al salario minimo. Le aziende che applicano regolarmente il Ccnl sottoscritto da Fipe con le principali organizzazioni sindacali dei lavoratori garantiscono condizioni ampiamente migliorative, confermando il settore della ristorazione come una scelta professionale attraente anche dal punto di vista retributivo.

In conclusione, il settore della ristorazione sta vivendo un periodo di crescita, ma la carenza di personale rappresenta una sfida che richiede l’attenzione di imprenditori, lavoratori e media. Nel cuore di questa rinascita, il ruolo chiave dei camerieri si rafforza, delineando un panorama professionale in continua evoluzione.


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