Dottor Proverbio, stiamo vivendo un periodo negativo di guerra, siccità e pandemia. Il tutto si ripercuote anche sull’approvvigionamento delle materie prime per il nostro paese, grano incluso. Qual è la posizione di Molini Lario rispetto a questo problema?
Per policy aziendale, Molini Lario è da anni che non acquista grano da paesi terzi, pertanto non abbiamo in posizione grano di provenienza russa e/o ucraina. Ciò detto, l’impatto che questo conflitto ha avuto sul mercato dei cereali è stato importante, perché ha stravolto le consuete dinamiche dei flussi di approvvigionamento che questi paesi hanno verso l’Europa, Italia inclusa.
I due paesi, assieme, coprono ca il 30% dell’export mondiale di grano, il 19% del mais e ben l’80% degli oleosi. Stante questi numeri, il blocco dei flussi dai porti del Mar Nero ha conseguentemente avuto una ripercussione importante sulle dinamiche dei prezzi. Il venir meno di questi volumi ha impattato sui mercati finanziari e fisici attraverso aumenti non inferiori del 30-35%. Ed il tutto in pochissimi giorni. In parallelo, aumenti del costo dell’energia e dei trasporti.
Molini Lario prosegue con i propri obiettivi, nonostante le difficoltà
Questo quadro non ha fatto altro che aggravare una situazione già tesa che arrivava dall’ultimo quadrimestre ’21. Momento nel quale si erano già registrati sensibili aumenti sia della materia prima (causa problemi legati ai fondamentali) che dell’energia.
Siamo quindi in un momento storico molto complesso. Da una parte non possiamo non considerare il devastante peggioramento della situazione umanitaria che ha colpito quelle popolazioni. Dall’altra siamo immersi in una situazione di mercato difficilissima, che vede tutti gli aspetti legati a materie prime, costi di produzione e logistica essere all’unisono avversi rispetto la produttività.
Da non dimenticare poi che veniamo tutti da oltre due anni di restrizioni legate alla pandemia. In questo contesto di difficile lettura, riteniamo comunque fondamentale continuare a perseguire con maggior enfasi gli obiettivi strategici che ci siamo dati.
Tra questi, una rigorosa politica di copertura, anche attraverso l’uso di derivati finanziari, il rafforzamento della presenza nei mercati artigianali ed investimenti mirati all’impianto di produzione.
Foto di Molini Lario