Declino della birra nel Regno Unito? Ecco la bevanda regina per i Millenials

Negli ultimi anni, un trend sorprendente ha preso piede nel Regno Unito: la tazza di caffè ha scalzato la birra come scelta di socializzazione preferita tra i giovani. Secondo un recente studio commissionato da McDonald’s, i Millenials britannici arrivano a spendere oltre 700 sterline l’anno (più di 830 euro) per il loro caffè quotidiano, mentre la Gen Z non è molto lontana, con una media di 676 sterline.

Declino della birra

Il declino della birra e la nuova bevanda preferita dai giovani

Il caffellatte è la bevanda più amata, seguita da cappuccino e flat white. Le tendenze dimostrano che i giovani preferiscono incontrarsi al bar piuttosto che al pub, invertendo una lunga tradizione britannica. La birra perde sempre più terreno, tanto che il rito della pinta post-lavoro è ormai in declino.

Ma perché proprio il caffè? È considerato una scelta più sana, oltre che altrettanto conviviale. La giornalista del Times, Hannah Evans, ha confessato di aver ridotto le uscite serali al pub, preferendo invece le passeggiate con sosta in caffetteria.

Costi e consumi elevati: il prezzo della socialità

Nonostante il costo medio di una tazza di caffè a portar via sia di 3,40 sterline, i consumatori non sembrano scoraggiati. Si calcola che nel corso della loro vita i giovani spenderanno quasi 29mila sterline (circa 35mila euro) in bevande take away. Questo fenomeno si inserisce perfettamente nella cosiddetta “cultura delle coccole”: i Millenials, più che le generazioni precedenti, amano concedersi piccoli piaceri quotidiani, come un buon caffè o una maschera per il viso.

Declino della birra

Sidonie Wilson, una trentunenne intervistata, confessa di uscire quasi ogni mattina a comprare il suo caffè da 3,50 sterline, nonostante a casa possieda più macchine per il caffè. “Sì, sono dipendente dal caffè”, ammette, e non solo per la bevanda in sé, ma per quell’effetto di dopamina che deriva dal rituale dell’acquisto.

Boomers contro Millenials,  il grande divario culturale

Tuttavia, non tutti sono convinti che questa moda sia positiva. Bridget Harrison, giornalista di 53 anni, non nasconde il suo fastidio verso il culto del caffè. “Non c’è niente di affascinante nelle caffetterie,” afferma con sarcasmo, lamentandosi del rumore delle macchine espresso e delle lunghe attese. Per molti della sua generazione, l’idea di spendere così tanto tempo e denaro per una semplice tazza di caffè è incomprensibile.

A differenza dei Millenials e della Gen Z, i Boomer spendono solo 250 sterline l’anno in caffetterie, dimostrando un approccio più parsimonioso.

 Declino della birra boomer vs millenials

La nuova frontiera della socialità e il declino della birra in Regno Unito 

Questo cambiamento non riguarda solo le abitudini di consumo, ma anche la socialità stessa. Il fenomeno del sober curious movement ha portato molti giovani a mettere in dubbio il ruolo dell’alcol nella loro vita sociale, preferendo incontri più sobri e salutari. Una passeggiata con sosta in caffetteria è ormai vista come un’alternativa alla serata al pub: meno costosa, più salutare e altrettanto piacevole.

Quindi, la prossima volta che vi chiedete se bere un caffè al bar sia solo un capriccio, ricordate: per molti giovani è diventato un vero e proprio stile di vita.


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