Il Decreto “anti-covid”, entrato in vigore dal 6 dicembre, contiene le nuove linee guida per la gestione in sicurezza delle attività quali hotel, ristoranti e luoghi di meeting. Ricordiamoci che alcune regioni sono recentemente entrate in zona gialla, pertanto la normativa potrebbe nuovamente cambiare visto il salire dei contagi.
Nel documento sono riportati le novità per il settore ricettivo e la ristorazione.
È stato ripristinato il buffet self service che era stato sospeso dalle precedenti misure di prevenzione del contagio da Covid-19. Questo anche grazie all’introduzione del Green Pass “base” in hotel e del Green Pass “rafforzato” nei ristoranti.
Quali sono le nuove direttive previste dal Ministero della Salute? Ecco il protocollo che riguarda la ristorazione.
Il buffet nei ristoranti secondo la normativa Anti-Covid
Secondo le nuove direttive, non è più previsto l’obbligo di somministrazione dei cibi mediante personale incaricato, per esempio negli hotel. Si torna, quindi, al buffet self service con il rispetto delle norme di sicurezza dettate dalla normativa.
C’è l’obbligo del mantenimento della distanza e dell’utilizzo della mascherina, per esempio. Questo vale sia per gli ospiti che per il personale di sala,
Occorre riorganizzazione gli spazi in base alla dimensione degli ambienti, per evitare assembramenti. Nelle strutture è necessario utilizzare segnaletiche quali barriere e segnaletica a terra per garantire il distanziamento di almeno un metro tra le persone durante la fila al buffet.
Anche per l’allestimento delle sale ricevimenti per eventi e cerimonie la normativa non cambia.
Per quanto riguarda la capienza delle sale?
Questo punto riguarda prevalentemente hotel e strutture che dispongono di sale congressi. Secondo la normativa non è previsto un limite di partecipanti ad eventi e meeting, ma c’è sempre un occhio alle proporzioni della sala.
Come hanno reagito i ristoratori al ritorno del buffet?
Questa normativa pare essere stata accolta in modo positivo dalle associazioni categoria. Di seguito riportiamo quanto detto da Nicola Scolamacchia, vice presidente vicario di Assohotel Confesercenti:
“Con l’obbligo di green pass negli alberghi, abbiamo il ritorno al buffet self service che consente un alleggerimento dei costi per le strutture ricettive e l’aumento della qualità percepita del servizio da parte dei clienti. Allo stesso modo, l’opportunità di tornare a capienza piena per le sale meeting permette a molte strutture ricettive di tornare a programmare congressi ed eventi, impossibili da organizzare con le precedenti restrizioni.
Per la ripresa economica del settore ricettivo resta un solo nodo da sciogliere, ossia lo stanziamento di fondi previsti per l’attuazione del Pnrr.”