Sono stati recentemente pubblicati i risultati di una indagine condotta tra i merchant in ambito food & beverage dando vita ad un creativo ricettario intitolato “Ricettario ecommerce: la guida di BigCommerce per il successo nel settore alimentare.” Lo studio include approfondimenti da parte dei partner di BigCommerce e di altri esperti che esplorano le strategie fondamentali per aiutare i brand del settore alimentare a portare il proprio business ad un altro livello, le caratteristiche chiave da ricercare nella tecnologia ecommerce e le storie di successo dei merchant BigCommerce.
Il successo degli e-commerce del food & beverage
Secondo l’indagine, nel 2022 i food e-commerce di BigCommerce in tutto il mondo hanno registrato un aumento del +13% del volume lordo di merci (GMV) rispetto al 2021. Allo stesso modo, il numero totale dei loro ordini è cresciuto dell’8,1% su base annua (YoY) ed il valore medio degli ordini (AOV) è aumentato del 4,8% YoY. Risultati raggiunti in un anno di crisi economica che fanno ben comprendere come si tratti di un mercato particolarmente florido.
Infatti, il mercato globale dell’e-commerce food & beverage si prevede raggiungerà i 140,42 miliardi di dollari entro il 2027 ed anche in Italia i dati sono estremamente positivi: il valore degli acquisti nel settore dell’ecommerce B2C food & grocery nel nostro Paese era di 0,8 miliardi di euro nel 2017, mentre ha raggiunto quota 4,8 miliardi di euro nel 2022.
Un’offerta vincente
A contribuire a tale successo è l’offerta che i food merchant stanno riuscendo a perfezionare, intercettando un pubblico sempre più ampio. Come mette in luce il Cookbook di BigCommerce, infatti, uno degli obiettivi principali dei food merchant a livello globale è quello di ridurre la complessità delle proprie piattaforme con il supporto degli strumenti più adatti, che diventano di uso sempre più comune: il 53% dei food merchant intervistati ha dichiarato di utilizzare un CRM, il 47% un sistema di gestione degli ordini (OMS) e il 35% un sistema di gestione dell’inventario (IMS).
Non solo, il 46% dei food merchant intervistati da BigCommerce sfrutta un’architettura headless e componibile, ossia rende il livello di presentazione front-end del proprio sito web indipendente dalla funzionalità di ecommerce del back-end. Sebbene questo approccio richieda tempo e risorse, consente una maggiore libertà, controllo e agilità per rispondere alla digital disruption e rimanere al passo con le attuali tendenze tecnologiche.
Ma quali sono gli obiettivi strategici dei food merchant nel 2023?
Secondo BigCommerce, uno dei principali è quello di puntare ad un aumento della visibilità del proprio brand, opzione che interessa il 25% degli intervistati. Segue a ruota il miglioramento della user experience, indicato come obiettivo strategico nel 2023 dal 21% degli intervistati.
La necessità, d’altronde, è quella di portare più semplicità nell’esperienza d’acquisto, basti pensare che il 17% degli acquirenti tende ad abbandonare il carrello perché il processo di checkout è troppo lungo o indaginoso.
Per mantenere buoni risultati bisogna migliorarsi
“Per migliorare la user experience è essenziale concentrarsi sulla personalizzazione – ha commentato Irene Rossetto, Country Director di BigCommerce in Italia – Disponendo di un gran numero di dati dei clienti nei propri sistemi di analisi e back-office, si ha l’enorme opportunità di migliorare la user experience design e investire in strumenti di personalizzazione. Se dall’analisi dei dati emergerà la presenza di molti clienti fidelizzati, sarà utile investire in un sistema di abbonamento, nel caso di troppi carrelli abbondati si potrà valutare il checkout in un solo clic, in caso di molteplici richieste di assistenza, bisognerà vagliare la possibilità di utilizzare chatbot, assistenti virtuali o tecnologie di intelligenza artificiale”.
Tra gli ulteriori obiettivi strategici citati dai food merchant nel 2023, il 18% degli intervistati ha dichiarato di voler iniziare a dedicarsi alla vendita B2B. Una scelta in linea con i dati di crescita evidenziati dal settore, visto che il mercato globale dell’ecommerce B2B food & beverage dovrebbe raggiungere i 797,3 miliardi di dollari entro il 2030.
Non basta un buon e-commerce del food, servono nuove strategie per attrarre clienti
Infine, continuano a rivestire importanza le opportunità offerte da una presenza omnicanale – il 14% dei food merchant prevede di estendere la propria presenza su nuovi canali e l’11,5% ritiene che la vendita sui marketplace sarà la tendenza di maggior impatto nel 2023 – e la possibilità di offrire pagamenti alternativi – l’8% dei food merchant di BigCommerce ritiene che il trend più impattante nel 2023 sarà il Buy Now, Pay Later (BNPL).
“In definitiva, non è più sufficiente disporre di un sito di ecommerce per attirare nuovi acquirenti e fidelizzare i clienti esistenti. – ha concluso Irene Rossetto – la necessità odierna è quella di unificare l’esperienza del brand. Con l’ascesa dell’omnichannel e del composable commerce, c’è bisogno di affidarsi a sistemi agili in grado di offrire una presenza online studiata ad hoc, che comprenda il proprio sito di ecommerce B2B e/o B2C, i profili dei social media, i marketplace online e non solo. In questo modo, ci si potrà concentrare su ciò che conta di più: offrire un’esperienza online in grado di deliziare qualsiasi palato.”