Fast food sostenibile: è possibile? Ecco il format Impact food

A Roma apre Impact food, un nuovo format di fast food – steakhouse a basso impatto ambientale.
Al Parioli, uno dei quartieri più chic di Roma, nasce Impact food, un ristorante fast food di nuova concezione che fa della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale la sua mission.

Impact food Lo sottolinea lo stesso nome “Impact food”: una location dove tutto è pensato e studiato per impattare il meno possibile, dal cibo plant based all’arredo, utilizzando le risorse naturali in modo consapevole e restituendo valore per creare un’economia circolare.

Un nuovo concetto di fast food

“Impact food – spiega Alessandro Thellung de Courtelary, ideatore e socio fondatore del format insieme a Giuditta Di Cosimo – è l’espressione concreta della sostenibilità senza rinunce nel settore agroalimentare. Ci piace infatti definirci una steakhouse sostenibile. Vogliamo avvicinare il grande pubblico a prodotti innovativi, ma senza rinunciare alle proprie abitudini e senza rimpiangere il piacere di mangiare carne e derivati”.

Da questo intento nasce la proposta alimentare, studiata attraverso la consulenza di FunnyVeg Academy, prima scuola di cucina 100% vegetale in Italia, e il suo docente chef Luca Andrè. L’offerta ricalca quella di un classico fast food: panini, wraps, nuggets, insalatone, bowl e dolci come brownies, cheesecake, muffin, tiramisù e sacher, tutti creati con ingredienti a basso impatto ambientale e rigorosamente 100% vegetali. Tra le meat alternative: il Beyond Meat per i burger, Heura per le alternative al pollo e Redefine Meat per il filetto, di cui Impact è il primo – e al momento unico! – rivenditore in Italia. Redefine Meat è una carne vegetale stampa in 3D che sta spopolando all’estero e ha già catturato l’attenzione di chef stellati ed estimatori.

L’ampia proposta di Impact food 

impact food La cucina è sempre aperta e a cena gli ospiti vengono accolti con servizio al tavolo e con un’offerta allargata a piatti classici ma sorprendenti, come bucatini al ragù, gnocchi cacio e pepe, pulled spork e tagliata con crema di porcini e cicoria ripassata, naturalmente tutti plant based.

Il design è giocoso e colorato, l’arredo creato con tessuti provenienti da bottiglie di plastica riciclate e le pareti sono verniciate con la pittura Airlite, che purifica l’aria eliminando le sostanze inquinanti. Obiettivo della prima apertura romana è quello di fare da apripista per un franchise nell’ambito del food e di creare le basi per ampliare l’attività in più settori nei quali la cultura, la filosofia e i valori di Impact siano applicabili.

“Vogliamo aiutare le persone a scegliere prodotti in modo consapevole, contribuendo a creare un futuro in cui ogni consumatore compia le sue scelte quotidiane in previsione della salvaguardia e del rispetto dell’ambiente e della vita; un futuro in cui potremo continuare a vivere, e non sopravvivere, sul nostro pianeta senza rinunciare all’evoluzione” sottolinea Giuditta Di Cosimo.

 

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