Fritto: dall’UE via libera a ridurre l’acrilammide nei cibi

Meno acrilammide nei cibi

Dall’UE scatta il via libera per ridurre la presenza di acrilammide nei cibi, una sostanza cancerogena che si forma durante i processi di frittura, tostatura e cottura al forno soprattutto di cereali e patate come le patate fritte, il caffè e i prodotti da forno.

Gli stati membri hanno dato l’ok alla proposta della Commissione. Al momento però, questa impone agli operatori alimentari di ridurne la presenza con misure “commisurate alle dimensioni e alla natura della loro impresa”, ma non prevede limiti vincolanti di acrilammide.

Solo in futuro l’UE avvierà discussioni su misure ben precise come la fissazione di livelli massimi di acrilammide in certi prodotti alimentari.

acrilammide ue

Secondo l’Efsa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare, conferma che la sostanza è nociva per la salute umana ma i valori di acrilammide nei prodotti non sono diminuiti. Da qui la volontà di un nuovo regolamento che dovrebbe entrare in vigore nella primavera 2019 e che, ha sottolineato il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis, “contribuirà non solo a ridurre la presenza di questa sostanza cancerogena, ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica su come evitare l’esposizione spesso connessa alla preparazione degli alimenti a casa”.

L’acrilammide è un composto mutageno e potenzialmente cancerogeno, con tossicità sistemica ma preferenziale per il sistema nervoso sia centrale che periferico (causa polineuropatia) e quello riproduttivo.

Fonte: ansa.it


Potrebbero interessarti anche