Seguite con attenzione questa vicenda che ha dell’incredibile. Rossopomodoro da anni ha aperto un punto vendita all’interno del centro commerciale Multibiti Uci Cinema di Casoria. Ora è costretta a chiudere perché imposto dai giudici. In quanto nel contratto di locazione stipulato con la proprietà dei muri, non era prevista la vendita da asporto.
Procediamo con ordine. Come scrive Il Mattino, tra le società L’Ulivo, che gestisce la pizzeria in franchising, e Immobiliare italiana, la società proprietaria del centro commerciale, i rapporti non sono mai stati ottimi. Anche se gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande possono di diritto vendere anche alimenti da asporto, le norme inserite nel contratto stipulato tra le due parti avrebbero escluso questa modalità di vendita. Ciò che è stato contestato è che le pizze da asporto e a portafoglio erano di dimensioni più piccole rispetto a quelle servite ai tavoli.
L’avvocato Angelo Pisani che difende L’Ulivo e Rossopomodoro ha affermato: “È assurdo, fin quando non ho letto l’ordinanza del giudice non ci credevo, pensavo che si trattasse di uno scherzo. Credo sia opportuno continuare la battaglia legale in sede di appello, per risolvere legalmente un problema che vede la distruzione di un attività”. A questo pesante danne va aggiunta la rovina di 15 famiglie rimaste senza stipendio a causa della perdita del posto di lavoro dei dipendenti del ristorante. La produzione di pizze in formato ridotto è prevista dal contratto di locazione e dal franchising Rossopomodoro. I pizzaioli, oltre a sfornare pizze saporite, non hanno mai violato alcuna regola. L’avvocato continua: “Nel caso specifico siamo disposti a ricorrere fino alla Corte di Giustizia Europea, per cancellare questa assurdità”.
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