Green pass: venerdì si inizia. Come fanno i ristoranti a controllare il certificato?

Venerdì 6 agosto sarà una data estremamente importante: scattano infatti i controlli dei green pass dei clienti che intendono consumare seduti al tavolo all’interno di bar, ristoranti, pizzerie, trattorie… Nel concreto, come funziona il controllo?

Come viene controllato il green pass?

Concretamente, come funziona la verifica del certificato verde? Ecco, in cinque punti, tutto quello che c’è da sapere.

1) Il ristoratore deve posizionarsi in corrispondenza dell’ingresso del proprio locale, munito di tablet o smartphone. Sul dispositivo deve essere stata scaricata l’app VerificaC19. L’applicazione di verifica nazionale consente di controllare l’autenticità e la validità delle certificazioni verdi. Non occorre avere una sim e nemmeno essere collegati ad una rete wi-fi. Il sistema funziona senza una connessione internet e senza memorizzare informazioni personali.

2) Il cliente è obbligato a mostrare dal proprio smartphone il QR code corrispondente al proprio green pass. In alternativa è possibile esibire la stampa dello stesso.

3) Il ristoratore, tramite l’app VerificaC19, cliccando su “Avvia scansione” deve inquadrare il QR code del cliente. Il responso è immediato. Se il codice risulta corretto, appare il messaggio “Certificazione valida” con una spunta verde. Al di sotto, sono riportati nome, cognome e data di nascita collegata a quel green pass.

4) Per completare la verifica, l’app dice che è necessario confrontare i dati anagrafici riportati appena sotto con quelli di un documento d’identità valido dotato di fotografia (non vale, per esempio, la tessera sanitaria in quanto potrebbe essere stato effettuato uno scambio). Il cliente dovrebbe quindi essere tenuto a mostrare al ristoratore la carta d’identità (o un passaporto o la patente) per dimostrare che i dati combaciano. A dire la verità, solo un pubblico ufficiale può chiedere che vengano esibiti i documenti. Il ristoratore, insomma, deve limitarsi a scansionare il codice. I controlli saranno fatti a campione dalle forze di polizia.

5) Al termine della verifica, il cliente può accomodarsi al tavolo all’interno del locale.

Cosa può fare chi non ha il green pass?

Chi non possiede il green pass significa che non è ancora stato vaccinato, non è guarito dal Covid-19 negli ultimi 6 mesi oppure è sprovvisto di un tampone con esito negativo effettuato nelle precedenti 48 ore. In questi casi il cliente può entrare per consumare al banco, usufruire dei servizi e pagare alla cassa. Non gli sarà dunque consentito di consumare al tavolo, salvo questo non si trovi all’aperto.

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Come si ottiene la certificazione verde?

Il Ministero della Salute rilascia la Certificazione verde Covid-19 sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome relativi alla vaccinazione, alla negatività al test o alla guarigione dal Coronavirus. La certificazione è emessa in formato digitale stampabile. Quando si riceve una notifica o un avviso via e-mail o via SMS significa che il green pass è pronto. Il tutto è completamente gratuito.

L’utente può visualizzare, scaricare e stampare il Certificato attraverso le seguenti piattaforme digitali:
• Su questo sito tramite Tessera Sanitaria o Identità digitale (Spid/Cie)
• Scaricando AppImmuni o App IO
In alternativa è possibile rivolgersi al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta oppure recarsi in una farmacia per il recupero della propria certificazione verde.


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