Guida Michelin 2020: i ristoranti che perdono le stelle

La Guida Michelin si conferma la più seguita e non tarda a far parlare di sé. Se la rivelazione della 65° edizione della “Rossa” è Enrico Bartolini, premiato per i suoi ristoranti al Mudec di Milano e a Venezia, non mancano neppure le notizie che scottano.

Guida Michelin 2020 ItaliaIl primo a tuonare è lo Chef Gianfranco Vissani. Infatti, il ristorante Casa Vissani di Baschi (Terni) perde due stelle e la reazione non tarda a mancare: lo chef umbro critica duramente gli ispettori Michelin e il quartiere generale di Parigi, citando Gualtiero Marchesi e le sue posizioni in merito alla guida francese.

Altri assenti, sono stati gli Chef che siamo avvezzi guardare in tv e diventati vere e proprie star.

Carlo Cracco non recupera la seconda stella persa nell’edizione 2018 con il suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Antonino Cannavacciuolo mantiene le due stelle assegnate l’anno scorso al suo ristorante a Villa Crespi di Orta San Giulio (Novara), come anche la stella conferita al Cafè Bistrot Cannavacciuolo a Novara e al Cannavacciuolo Bistrot a Torino.

Gennaro Esposito invece ottiene ben tre riconoscimenti: la Guida non solo ha confermato le due stelle Michelin per il suo ristorante Torre del Saracino a Vico Equense, ma ha anche assegnato una stella al suo IT Milano. Infine, lo chef partenopeo ha ottenuto l’importate Premio “Mentor Chef” elevandosi a mentore per i nuovi giovani che aspirano a diventare chef.

Se a Firenze, la Chef Karime López di Gucci Osteria festeggia, Winter garden by Caino a Firenze dove troviamo lo chef Gentian Shehi, come anche Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (Siena) con lo chef Juan Camilo Quintero, perdono la stella.

È stata tolta la stella anche al Pomiroeu di Giancarlo Morelli a Seregno (Mi), che però rimane menzionato con il “Piatto” per i prodotti di qualità e l’abilità stessa dello chef e per l’interessante lista di vini che il ristorante propone.

Ad uscire dal firmamento Michelin, sono anche I due buoi ad Alessandria: nonostante l’enorme dispiacere, lo staff ha subito promesso che si impegnerà per riconquistare la stella persa, senza però cambiare la sua dedizione alla cucina del territorio.

Non brilla più nemmeno il San Marco a Canelli (Asti) e perdono la stella anche La Locanda del notaio a Pellio Intelvi (Como), la Locanda Stella D’oro a Soragna (Parma) e Terra a Sarentino (Bolzano).

Se l’Abruzzo presenzia nell’Olimpo della Guida con lo Chef Niko Romito, la doccia fredda arriva con Cafè Les Paillotes a Pescara che perde una stella.

Un risultato amaro arriva anche dalla Campagna. Infatti, perdono la stella ben tre ristoranti: il Relais blu a Massa Lubrense (Napoli), Il Mosaico a Ischia, Il Vairo del volturno a Vairano Patenora (Caserta) e La Sponda a Positano.


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