Le mille forme dell’ospitalità
Tra profumi e percezioni olfattive, chef stellati e bartender, materiali inediti e nuove tecnologie, ormai non ci sono più dubbi: gli hotel del futuro sono i nuovi luoghi della socialità contemporanea. Non solo location da vivere in tutti i momenti della giornata, ma anche catalizzatori di tutte le tendenze più aggiornate in fatto di stili di consumo e di lifestyle contemporaneo.
Le stesse tendenze che si troveranno tra i padiglioni della 41^ edizione di Host a Milano dal 18 al 22 ottobre 2019, la manifestazione leader mondiale nel settore Ho.Re.Ca. e retail che promette ancora una volta di confermarsi nel suo ruolo di trendsetter del mondo dell’hôtellerie del terzo millennio.
Una vocazione, quella di anticipare le novità dell’ospitalità professionale, che la macro-area della kermesse milanese dedicata ad Arredo, Tecnologia e Tavola ha saputo conquistarsi nel corso della sua storia attraverso la proposizione di format esclusivi, concept store e allestimenti che, a distanza di anni, si sono poi affermati sul mercato.
Hotel del futuro: robot, human touch e sostenibilità
Uno spazio dove le relazioni sociali, comprese quelle business-oriented, diventano più facili. Ma anche dove vivere momenti indimenticabili. “È sempre stato un mio principio guida creare un luogo in cui le persone vogliano stare e ritornare. È mia ferma convinzione che il viaggio significhi presenza. Tu sei qui, ora – vivi il momento, immerso in ogni sfumatura di una nuova esperienza, che sia un menu particolare o una camera con vista”, dice ad esempio un manager dell’hôtellerie di lusso con un know-how maturato in alcune delle più importanti strutture del pianeta. Che aggiunge: “Chi fa questo mestiere non deve porsi dei limiti. Abbiamo l’obbligo di reinventarci, sfidarci e aggiornarci continuamente”.
Ma dove sta andando il futuro dell’ospitalità? Al primo posto, in fatto di trend, la robotica, destinata sempre più a diventare una necessità. Al posto di concierge e camerieri, quindi, spazio a robot e tablet per fare il check-in o per ordinare un pasto.
Sotto i riflettori anche il tema della sostenibilità: messi al bando gli sprechi, le best practicedel mondo alberghiero parlano di riciclo dei rifiuti e di utilizzo ragionato di biancheria, cibo ed acqua. Oltre che di prodotti da bagno naturali e chiavi della camere fatte di carte, legno o bioplatica.
Ultima tendenza, il “tocco umano”. Alla fine della giornata tutti hanno bisogno di incontri reali; e l’ospitalità avrà il compito di favorirli, facendo leva su un tipo di servizio autentico e spontaneo.
Millennials e non solo: arriva la tecnologia
Secondo tutte le ricerche più recenti, entro il 2020 i Millennials rappresenteranno circa la metà di tutti i viaggiatori a livello mondiale, rivoluzionando necessità e bisogni dell’universo dell’ospitalità. Nativi digitali, desiderosi di ricevere un servizio quanto mai personalizzato e “tagliato” sulle loro esigenze, i nati tra il 1980 e il 2000, sono naturalmente in prima fila anche quando si tratta di utilizzare direttamente dal loro smartphone o tablet le ultime applicazioni della tecnologia: dall’intelligenza artificiale alla realtà virtuale, dalle app alle smart key, sono molte le soluzioni hi-tech che hanno già fatto la loro comparsa nella pratica quotidiana.
In Giappone, ad esempio, è stato aperto il primo albergo al mondo gestito completamente da robot, utilizzati per dare informazioni alla reception, oltre che per eseguire servizi di archiviazione e check-in e check-out attraverso tecnologie come il riconoscimento vocale e facciale. Un’altra applicazione in rapida diffusione sono le chatbot, già ora utilizzate sui social media dell’albergo, perché consentono ai clienti di porre domande e ottenere risposte quasi istantanee, 24 ore al giorno, sette giorni su sette.
Tutti “plus”, quelli appena descritti, che promettono di attrarre non solo i componenti della Generazione Y, ma anche un altro target divenuto indispensabile per gli albergatori dei nostri giorni: i millennial-minded. Non un gruppo demografico definito per età, location o magari obiettivo, ma un insieme di persone composto da tutti coloro che oggi riescono a combinare al meglio lavoro e vita privata; capaci, magari, di passare in un hotel da una conference call ai social media, a un acquisto online per la casa, mentre nel frattempo ordinano il pranzo.
L’attenzione al dettaglio è tutto
Negli hotel del futuro il must è uno solo: cogliere le tendenze in atto per intercettare, sotto tutti i punti di vista, i nuovi bisogni degli ospiti. Un binomio, quello tra tendenza e innovazione, che si ritrova puntualmente anche ad ogni edizione di HostMilano, vero e proprio hub dove esplorare quanto di meglio c’è nel settore dell’ospitalità in fatto di progettazione, soluzioni contract e concept esclusivi.
Così, se arredi e complementi si evolvono per assecondare una gestione degli spazi mai vista prima, a farla da padrone è il design, pronto a proporre un’estetica che non sia solo raffinata, ma anche funzionalee il più possibile legata al territorio circostante. Spazio allora a prodotti adatti alle necessità del presente, ma al contempo con stili (e materiali) ricercati, eleganti e naturali.
Il motivo è semplice: dalle camere, che devono essere smart e iperconnesse, alle lobby, ormai progettate per essere delle vere e proprie living room con spazi multi-funzionali come bar, ristoranti, business centre e lounge, tutto deve essere pensato per dialogare con gli altri, ed essere fruito nelle diverse fasi della giornata.
Bisogna fare attenzione…
Attenzione perché per avere successo, l’hôtellerie di oggi deve fare i conti con una concorrenza sempre più agguerrita. Ecco dunque il moltiplicarsi dei servizi, con l’obiettivo di rendere l’esperienza del soggiorno indimenticabile. Qualche esempio? Sono numerosi gli alberghi trasformati in giganteschi showroom, dove poter testare e proporre prodotti utili al viaggio e da portare a casa, come nel caso dei profumi e della cosmesi naturale. E sono ancora più frequenti, soprattutto nell’alto di gamma, gli hotel in cui l’attenzione al benessere è davvero a 360° gradi: la presenza di palestre, fitness centre, spa, personal coach, sono solo un lato di una tendenza che comprende anche una scelta oculata di luci, colori, materiali all’interno delle strutture, passando per un’offerta food &beverage che nulla lascia al caso.
Un po’ come accade nei ristoranti degli hotel più esclusivi, diventati ormai il palcoscenico dei più famosi chef stellati. Mentre sono sempre più numerosi i designer e le archistar che si misurano con la progettazione di strutture alberghiere dove tutto è pensato per essere unico ed originale, soprattutto quando di mezzo c’è l’eccellenza del made in Italy.