I cibi italiani a rischio d’estinzione presentati a Rimini

Al meeting di Rimini il Made in Italy che rischia di scomparire

Si è concluso a Rimini il Meeting per l’amicizia fra i popoli. Quello del 2021 è stato il primo salone dei tesori agrolimentari e rischio estinzione. A salvare questi cibi Made in Italy è stato il duro lavoro contadini durante il primo lockdown.
L’emergenza Covid ha colpito pesantemente il turismo enogastronomico che rappresenta il mercato delle specialità alimentari nazionali.
Durante il meeting, Coldiretti ha promosso il buon cibo italiano con i cuochi contadini, offreeendo degustazioni gratuite agli ospiti del padiglione. I visitatori hanno potuto prendere parte anche agli assaggi dell’olio d’oliva guidati dai sommelier dell’extravergine della Evoschool di Coldiretti. L’occasione ha permesso a Coldiretti di presentare lo studio sul turismo dell’estate 2021, che molti italiani hanno passato fra malghe e cantine.

Quali sono i cibi italiani che rischiano di scomparire?

Uno tra i cibi in via d’estinzione esposti al Meeting di Rimini è il fagiolo della carnia, una varietà di borlotto di piccole dimensioni. Il fagiolo della carnia è un ingrediente insostituibile per le zuppe e le minestre tipi della tradizione gastronomica del Friuli Venezia Giulia.
In via d’estinzione anche la pompia, un agrume che cresce solo a Siniscola, in Sardegna. La Pompia è utilizzato nei dolci, nei liquori, è impiegato nella produzione di marmellate, gelati, sorbetti, panne cotte e granite. Dalla scorza grossa e gialla, la pompia ha un aspetto bitorzoluto e rugoso. Dal 2004 è diventato presidio Slow Food.
È stato presentato al meeting anche l’aglio bianco di Vessalico. Questa tipologia di aglio viene coltivata nel territorio dell’alta valle Arroscia.

cibi italiani in via d'estinzione
Anche il caciocavallo podolico è stato inserito tra i cibi italiani in via d’estinzione. Si tratta di una varietà di caciocavallo prodotta utilizzando il latte delle vacche Podoliche, una razza bovina allevata in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Molise ed è uno tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Il caciocavallo podalico è un formaggio consumato solitamente alla fine dei pasti.


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