Il turismo è uno dei settori trainanti dell’Italia, genera circa il 5% del PIL e incide indirettamente sul 13% dello stesso. Chiudendo un occhio sull’attuale situazione del mercato del lavoro, in genere il turismo rappresenta tra il 6% e il 15% dell’occupazione totale. A cosa si deve l’imponenza e l’importanza di questo settore?
Su cosa si basa il nostro turismo?
Il patrimonio artistico italiano è la chiave. Ogni anno, i beni culturali del Belpaese fanno spostare milioni di turisti, impazienti di vedere da vicino le opere d’arte e i monumenti che tanto hanno ammirato nei libri e nelle guide. A questo si aggiunge la cucina italiana apprezzata (e gustata) da tutti. Cibo e cultura sono l’accoppiata vincente che, nell’economia generale, la fa sicuramente da padrona.
Fino ad un paio di anni fa, si contavano ben 4.265 musei e istituzioni similari aperti, pubblici e privati: 3.337 musei, 295 aree archeologiche e 633 monumenti o complessi monumentali. I Comuni italiani che ospitano almeno una struttura a carattere museale sono quasi 2.400. Molto apprezzate dai turisti sono anche le migliaia di luoghi di culto, borghi medievali, palazzi e residenze di interesse storico disseminati su tutto il territorio nazionale.
I dati confortanti dell’estate 2022, nonostante le polemiche
I dati analizzati dall’ente nazionale del turismo italiano, Enit, sono chiari: le previsioni stilate tempo fa sulla clientela nelle strutture ricettive per l’estate 2022 pre-pandemia si stanno avverando. Stando a quanto dichiarato dall’Ufficio Studi Enit, infatti, le prenotazioni nel mese di giugno sono aumentate del 324% rispetto a giugno 2021. Mentre le prenotazioni di luglio sono cresciute del 222%.
In ripresa anche le compagnie aeree che dichiarano che il traffico aereo europeo da metà marzo a inizio maggio è aumentato costantemente. Dato confortante a fronte delle numerose polemiche sorte ultimamente (in particolare nei social) riguardo il costo dei biglietti aumentato spropositamente.
Le richieste di voli e le prenotazioni, però, non accennano a diminuire. Si sta registrando anche una crescente richiesta di voli per tutta l’Europa e di voli dagli Usa all’Europa. La diminuzione e l’allentamento delle restrizioni generali in merito al covid, stanno favorendo il ritorno delle persone in aeroporto.
Finalmente un po’ di normalità! E il turismo pian piano si rialza…
Il poter tornare a viaggiare e godersi le tanto amate e attese ferie sta contribuendo alla normalizzazione della vita generale, facendo tornare in pista un settore – quello del turismo, con tutti i suoi attori – pesantemente colpito dalla pandemia e ciò che ne conseguito. A partire da maggio 2022, 36 Paesi hanno rimosso tutte (o quasi) le restrizioni di viaggio relative al Covid 19 imposte in precedenza.
Se da una parte la guerra in Ucraina sta causando rincari non indifferenti sui carburanti, motivo che spinge le compagnie aree ad alzare i prezzi dei biglietti, dall’altra ha avuto un impatto minimo sulle prenotazioni di alberghi, b&b e altre strutture di accoglienza. Nel 90% dei casi, sono state confermate tutte le prenotazioni. L’effetto maggiore del conflitto internazionale si riflette e si rifletterà sull’aumento dei costi dell’energia e del gas che incidono sulla gestione della struttura.
Assenti russi e cinesi, ma tornano gli americani
Tra guerra e pandemia, sembra che la mancanza dei grandi protagonisti del turismo italiano, i magnati russi e i viaggiatori provenienti dalla Cina, non rovinerà l’estate al turismo italiano. Tra musei, ristoranti e spiagge sono presenti, invece, gli americani. Grande presenza anche dei turisti italiani che, in larga maggioranza, prediligono lo stivale per le loro vacanze. Se a trainare il turismo sono arte e cultura, seguite dalle incantevoli mete balneari che l’Italia offre, c’è da dire che la montagna si sta prendendo qualche rivincita.
Il covid ha spinto sempre più turisti a passare il loro tempo all’aria aperta e quale posto migliore se non le fantastiche catene montuose italiane? Nonostante ci sia un graduale ritorno alla vita escursioni, con prenotazioni nei rifugi e negli alberghi che segnano anche il tutto esaurito.
