“L’annuncio della registrazione della menzione tradizionale “Prošek” per un vino croato fatto dalla Commissione Ue è la punta dell’iceberg dell’attacco in atto nei confronti del Prosecco che è il vino italiano più copiato nel mondo dove le esportazioni hanno superato il miliardo di euro con un aumento del 35% nei primi sei mesi del 2021.” Questo è il duro attacco di Coldiretti riguardo l’annuncio del Commissario all’agricoltura Wojciechowski.
Come riporta il comunicato stampa di Coldiretti, negli scaffali dei supermercati ha smascherato il Meer-secco, il Kressecco, il Semisecco, il Consecco e il Perisecco tedeschi ma in commercio sono arrivati anche il Whitesecco austriaco, il Prosecco russo e il Crisecco della Moldova mentre in Brasile diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco nell’ambito dell’accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur.
Il Prosek croato – spiega la Coldiretti – è un vino dolce da dessert. Tradizionalmente proveniente dalla zona meridionale della Dalmazia per il quale Zagabria chiede di registrare una “menzione tradizionale”. Il tentativo di proteggere la denominazione Prosek era già fallito nel 2013.
“E’ necessario preparare subito l’opposizione da presentare non appena avvenuta la pubblicazione per fermare una decisione scandalosa che colpisce il vino italiano più venduto nel mondo” spiega il presidente della Coldiretti Prandini.
“La decisione della Commissione Europea cade a pochi giorni dalla storica sentenza della Corte di Giustizia Ue. La Corte si è pronunciata chiaramente contro l’utilizzo di termini storpiati o grafiche per richiamare tipicità protette dalle norme Ue”.
Prandini sottolinea che sarà importante l’impegno delle forze politiche per respingere la domanda, dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, al Governatore Luca Zaia senza escludere gli europarlamentari italiani.
Anche Unioncamere Veneto si esprime sulla questione
“È una scelta gravissima che crea un danno enorme ad un simbolo del Made in Italy nel mondo. Siamo a fianco del Presidente Zaia, delle associazioni e degli imprenditori per mettere in campo tutte le azioni necessarie perché questa decisione non diventi definitiva.” Questo è quanto afferma Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto.
“E’ necessaria da parte del Ministero dell’Agricoltura una presa di posizione chiara e realmente efficace per tutelare il prosecco. Dietro il successo del Prosecco ci sono anni di sacrifici dei nostri produttori, che hanno lavorato giorno dopo giorno per farlo diventare un prodotto conosciuto ed amato in tutto il mondo.
La storia del Tocai dovrebbe averci insegnato qualcosa, per questo dobbiamo evitare che si ripeta. Mi auguro che il nostro Governo e soprattutto il Ministro dell’Agricoltura sappiano tutelare i nostri produttori, dietro i quali ci sono imprese, posti di lavoro ed il cuore pulsante del tessuto economico di un territorio”.
Le conclusioni di Coldiretti
Il Prosecco – ricorda la Coldiretti – è la star mondiale delle bollicine grazie a un incremento delle vendite oltre confine vertiginoso negli ultimi anni. Gli Stati Uniti sono diventati il primo acquirente di bottiglie di Prosecco. L’incremento maggiore delle vendite – sottolinea la Coldiretti – si è verificato in Russia dove gli acquisti sono più che raddoppiati (+115%). Segue la Francia (+32%), in cui le bollicine italiane mettono a segno una significativa vittoria fuori casa, nei primi sei mesi del 2021.
Le dichiarazioni del Governatore della Regione Veneto
“Ciò che sta accadendo è vergognoso. Così non si difende l’agricoltura e così non difendono investimenti. Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l’identità di un territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La Regione farà la sua parte.”
La produzione di Prosecco abbraccia Veneto e Friuli Venezia Giulia, includendo quindi nove province e tre denominazioni d’origine: Prosecco Doc, Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Docg e Asolo Prosecco Docg.
Secondo i dati Coldiretti, la produzione complessiva di Prosecco ha superato 600 milioni di bottiglie. Ricordiamo che nel 2019 ha incassato il riconoscimento Unesco per le Colline del Prosecco.