Cucinare con la ghisa
La ghisa, ho voluto dedicare l’articolo a questo materiale che vi permetterà di cuocere i vostri alimenti con l’impiego di meno grassi possibili, in modo da ottenere una cucina salutare e gustosa allo stesso tempo.
Spesso le padelle di ghisa vengono un po’ sottovalutate o non prese in considerazione, per il fatto di avere un peso consistente, e nella difficoltà che si ha talvolta nel maneggiarle.
D’altro canto però la Ghisa, oltre che essere una lega pura e nativa, offre molti pregi sia dal punto di vista salutistico, sia dal punto di vista del risultato di cottura finale del nostro alimento.
Prima di elencarvi le caratteristiche di queste padelle, voglio spiegarvi meglio di cosa si tratta. La ghisa è una lega di ferro – carbonio estremamente resistente e durevole, la sua struttura molecolare consente di accumulare più calore di qualsiasi altro materiale, trattenendolo a lungo e restituendolo lentamente e in maniera uniforme ai cibi. Il tutto senza alterarne il sapore e riuscendo a mantenerli caldi a lungo anche a fuoco spento.
Per consentire questa distribuzione uniforme del calore, le piastre fatte di questo materiale hanno uno spessore triplo rispetto alle altre. Ed è per questo motivo che risultano molto più pesanti rispetto alle piastre in alluminio, ma più resistenti e robuste.
Questo materiale infatti tra le tante caratteristiche positive, ha quello di resistere a temperature molto elevate, senza deformarsi, rovinarsi, fondersi. Ed è per questo che, se utilizzate, pulite e pre-riscaldate nella corretta maniera, sono praticamente molto durature nel tempo.
Il primo consiglio che vi do, per permettere alla vostra piastra di funzionare sempre al meglio delle sue potenzialità, è quella di oliare bene e in tutte le sue parti la stessa. In questo modo si andrà ad evitare che il cibo si attacchi, si andrà ad evitare un eventuale shock termico con l’alimento, e si andrà quindi a creare quella “patina” antiaderente che preserverà le qualità della piastra e del cibo.
Attualmente la ghisa sta iniziando a farsi conoscere anche nel mercato Italiano e all’estero invece, soprattutto nei paesi dell’Oriente, questo tipo di cottura è molto utilizzata già da diversi anni. Come dicevo, nel mercato possiamo trovare svariate misure e svariate tipologie di queste piastre, da quella liscia, a quella zigrinata (per fare le classiche cotture alla griglia), dal wok fino alle casseruole.
Come utilizzarle
Queste padelle infatti sono molto versatili in cucina, si possono utilizzare per tanti tipi di cottura. In forno, sul fornello a gas, sul piano a induzione, sul barbecue. Ma anche per arrostire, per grigliare, e le casseruole più alte possono essere utilizzate per fare zuppe, minestre, stufati e brasati. Insomma, con un’unica padella potrete sbizzarrirvi tenendo sempre in primo piano la salubrità che queste cotture comportano.
Come Beker vi consiglio queste pentole perché sono ottimali per cucinare la carne. Durante la cottura, infatti, i succhi contenuti nella carne escono gradualmente in modo lento: questo fa si che i grassi non brucino e fa in modo che si formi la crosticina in superficie, favorendo così la reazione di Maillard, ovvero la caramellizzazione della carne. Tale processo conferisce alla carne aromi particolari, esaltando anche quelli delle spezie.